Un ricordo tira l'altro. Funziona così con la musica, almeno per quelli come me. Si uniscono puntini anche lontani fra di loro. Sentieri che sembrano andare in direzioni opposte si incrociano.
In questo caso, la partenza è una brutta notizia. È morto Meat Loaf. Mi dispiace, mi stava simpatico. Non che io abbia mai seguito molto la sua carriera (magari andrò a recuperare qualcosa), ma il pensiero corre subito a Bat Out of Hell, uno dei dischi di maggior successo della storia del rock. Siamo arrivati attorno ai trentacinque milioni di copie, dal 1977 ad adesso.
Curioso che un album tanto barocco e magniloquente sia uscito proprio nell'anno dell'esplosione del punk. Ho sempre trovato Bat Out of Hell quantomeno affascinante. E qui c'è il primo puntino che si collega: Todd Rundgren, il produttore. Uno dei musicisti più dotati, poliedrici e originali di sempre. E uno dei più sottovalutati. Il suo capolavoro è Something/Anything?, disco doppio del 1972 che sembra un programmatico inventario di tutto lo scibile musicale, dal blues alla psichedelia, dall'hard rock al pop, dal glam al soul.
E adesso che ci penso, a proposito di musicisti bravissimi ed eclettici, Todd Rundgren è stato anche il produttore di Skylarking, del 1986, che qualcuno considera il miglior disco dei XTC. Personalmente preferisco English Settlement, ma comunque stiamo parlando di roba epocale. Chissà che cosa ha fatto incontrare Rundgren e gli XTC...
Il loro post punk, per quanto sui generis, c'entrava poco con la grandiosità quasi operistica rock di Bat Out of Hell. Ma, un momento, mi sovviene che Jim Steinman, leggendario compositore di tutti i pezzi di quel disco, ha collaborato con i Sisters of Mercy, a cavallo fra gli anni Ottanta e i Novanta, cofirmando e alcuni loro brani, come This Corrosion e Dominion/Mother Russia. Da risentire, subito.
Gira che si rigira, finisco sempre da quelle parti. Una volta mi faceva sentire vecchio, adesso no. Il post punk è tornato in auge, perfino fra i ventenni, sebbene adesso si parli addirittura di "post post punk". Che poi sarebbe quello di Idles, Protomartyr e Fontaines DC: nomi con cui, lo so, vi sto un po' martellando.
Ora sono arrivati anche gli Yard Act, con il loro The Overload. Rispetto alla triade appena nominata, il loro sound è più asciutto, scattante, spigoloso e, a tratti, ironico. Il che mi riporta indietro, verso gli XTC. Sono pronto per collegare nuovi puntini, magari nella direzione dei Beatles, che in effetti erano amati dagli XTC quanto da Rundgren: ecco, forse era stato questo a farli incontrare.
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