La redazione segnala

Il Manifesto per un’editoria sostenibile, a Ivrea Capitale del libro

Il sistema editoriale porta con sé il peso e la responsabilità creativa della circolazione di idee e di cultura, pertanto non può rimanere semplice spettatore di un problema ormai impellente

A Ivrea, Capitale del libro 2022, sabato 5 novembre, si è parlato di editoria e di ambiente. Gli allievi del Master in professioni e prodotti dell’editoria di Pavia hanno presentato il loro Manifesto per un’editoria sostenibile: cinque punti per rendere l’industria del libro più “verde”. Il Manifesto, redatto dallo studente Francesco Bombini e che si può sottoscrivere su change.org, trova spazio nella miscellanea di saggi dedicata al rapporto tra editoria e ambiente Via col verde. Dietro le quinte dell’editoria ambientale, scritto e confezionato dagli allievi stessi. Uno strumento imprescindibile per capire come e cosa si può fare per ridurre l’impatto della filiera editoriale e per sensibilizzare addetti ai lavori e interessati al tema.

Via col verde. Dietro le quinte dell'editoria ambientale

Per la prima volta un volume affronta la questione della sostenibilità in un percorso che va dall'idea al lettore lungo l'intera filiera editoriale: un viaggio tra generi e collane, dalle Edizioni Ambiente a Penguin Books, compresi silent book, ecofumetti e climate fiction, con gli interrogativi più attuali sulla cosiddetta editoria ambientale.

Alla presentazione hanno partecipato, insieme agli studenti, l’assessora alla cultura di Ivrea Costanza Casali, Paolo Verri, direttore di Ivrea Capitale del libro 2022, Roberto Cicala, editore di Interlinea e referente del Master, e Giovanna Torre, rettrice del Collegio Santa Caterina di Pavia. Dopo l’apertura e l’introduzione di Eleonora Lizzul e Giulia Ottoni, studentesse e autrici di due dei saggi contenuti nel libro, gli interventi – tutti legati al tema e, soprattutto, entusiasti per la novità della proposta – sono arrivati dalle più importanti istituzioni editoriali in Italia: Antonio Monaco, dell’Associazione Italiana Editori, Rocco Pinto, direttore della libreria Il ponte sulla Dora, Marino Sinibaldi, presidente del Centro per il Libro e la Lettura, Giovanna Solimando per il Salone del Libro di Torino, e Marco Zapparoli, editore di Marcos y Marcos e presidente dell’Associazione degli editori indipendenti.

Un’occasione di grande prestigio per affrontare un problema che chiede una soluzione il prima possibile. La risposta, forte, è arrivata dai giovani, che più di tutti sentono l’urgenza di cambiare stili di vita e di produzione. L’editoria non può scostarsi da questa responsabilità – parola ritornata più volte durante la presentazione – non solo in quanto industria, ma soprattutto in quanto veicolo di cultura, idee e progresso. Il Manifesto, infatti, non è un insieme di buoni propositi: sono proposte concrete, azioni volte a un cambiamento che non può più attendere, ma dev’essere messo in atto. Il momento è ora, anche per l’editoria, e il manifesto è pronto. Bisogna solo sottoscriverlo e cominciare i lavori.

È importante lanciare il Manifesto a Ivrea come luogo di convergenza e propulsione delle istanze italiane legate al mondo e ai mestieri del libro in questo 2022. Significa credere che l’editoria sia uno strumento prezioso e potente per far emergere ciò di cui parla il mondo, anche davanti alla questione ambientale

Roberto Cicala

Il Manifesto, in breve

I cambiamenti climatici vanno arrestati al più presto. I governi e le istituzioni globali stanno lentamente ponendo dei rimedi a questo problema, ma è giunto il momento in cui anche gli operatori del settore culturale inizino ad occuparsene.

Per questo motivo anche l’industria editoriale deve assumere un ruolo attivo nello sforzo per azzerare le emissioni di gas serra.

Noi firmatari ci impegniamo perché l’editoria contribuisca a un futuro sostenibile secondo l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite e ci facciamo carico di:

Agire: prendendo parte allo sforzo condiviso di fare fronte ai cambiamenti climatici in maniera attiva e propositiva.

Collaborare: con gli altri editori, autori, illustratori, distributori, librai, bibliotecari, educatori, partner commerciali, fornitori e tutti coloro con cui lavoriamo ogni giorno per trasformare le nostre aspirazioni e impegni sul clima in azioni quanto più possibili concrete.

Educare: alla sostenibilità e al problema ambientale che tutta l’umanità sta fronteggiando. Ci impegniamo a creare consapevolezza sulla questione, e a spronare perché questa consapevolezza sia applicata nel lavoro svolto ogni giorno. E a condividere le conoscenze e le esperienze per creare una rete di risorse e possibilità per la risoluzione dei problemi.

Sostenere: questa causa, facendo attivismo vero, utilizzando le proprie competenze, conoscenze e voci per sensibilizzare quante più persone possibile, per innescare azioni e processi positivi, in un’ottica di miglioramento del futuro per la società tutta.

Raggiungere: un’editoria sostenibile per l’ambiente e la società attraverso le buone pratiche da adottare nel concreto.

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