La redazione segnala

Giornata mondiale del disegno 2023

Il 27 aprile è la giornata internazionale del disegno, istituita a Londra nel 1962 dall’Associazione dei disegnatori professionisti per promuovere il valore della comunicazione attraverso tratti e colori.
Che sia un lavoro o semplicemente la vostra passione che nutrite, anzi tracciate, giorno dopo giorno non importa, perché il disegno è di tutti e per tutti.

Così gli uomini primitivi oltre 12 mila anni fa hanno affidato a semplici tratti sulle pareti delle caverne la loro quotidianità, raccontandoci una storia che altrimenti non avremmo conosciuto.

In una dimensione temporale parallela oggi un bambino, grazie a un pastello, può comunicarci come si sente, o cosa vuole diventare da grande o ancora disegna in mille varianti il suo supereroe preferito.

Qual è quindi il vero significato del disegno?
Sarebbe pretenzioso e scorretto dare una risposta perché sono molti i valori nascosti in un bozzetto.
Eppure una cosa è certa, e unisce gli avi delle caverne ai bimbi del 2023: la voglia di comunicare, senza pensare troppo alla tecnica (del resto non possiamo essere tutti Leonardo da Vinci).

Da studi diversi è emerso infatti che disegnare sia un toccasana naturale per la nostra salute mentale, permettendoci di esprimere sentimenti ed emozioni che non sapremmo spiegare a parole.
In un periodo in cui si parla molto – e giustamente – di equilibrio psicofisico, con i termini avocado, yoga, pilates e meditazione ai massimi storici per utilizzo e ricerca, riscopriamo anche il potere curativo del disegno.

Sono numerosissimi i centri che propongono arte terapia, facilmente replicabile a casa in una versione fai-da-te, personalizzabile all’infinito: un sottofondo di musica strumentale, un foglio bianco o un libro di mandala da colorare (esistono anche quelli con le parolacce) e se vi sentite particolarmente romantici con voi stessi potete anche accendere una candela profumata.

E ora presentiamo le fazioni, perché esistono sempre e rendono ogni cosa più divertente.
Se siete all’antica - o semplici nostalgici - e preferite ancora usare matita e foglio vi capisco. È quasi un rito a cui dedicare tutte le attenzioni necessarie e ce lo ricordano i polpastrelli sporchi di mina, il controllo meticoloso della punta a ogni tratto e la compagnia costante di due fedelissimi amici, Gomma e Temperino.

Molti di voi invece saranno al passo con i tempi, armati di tavoletta grafica e stilo ma del resto come non essere catturati dalla loro praticità e leggerezza e dalla possibilità di portare in ogni luogo i propri piccoli, meravigliosi universi.

E ora impugnate la matita o la penna digitale.

3, 2, 1… Via! Che il relax abbia inizio!

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