Bassa marea

Il boom del peperoncino cinese

Il suo soprannome, “la donna più hot della Cina”, può fare pensare a un’attrice, una top model o una cantante, ma a essere calda, anzi bollente, o meglio piccante, come avere del fuoco in bocca, non è la donna in questione, Tao Huabi, bensì la sua creazione: una salsa al peperoncino che ha conquistato prima il suo immenso Paese e ora anche il resto del mondo.
In inglese si chiama Lao Gan Ma Spicy Chilli Crisp: Lao Gan Ma significa “anziana madrina” e la definizione corrisponde perfettamente al volto arcigno della fondatrice, riprodotto sull’etichetta di ogni vasetto del micidiale condimento. Il valore della sua azienda è oggi stimato in più di 1 miliardo di dollari.

La storia di questa piccola donna dà un’idea di come si può fare fortuna in Cina.
Nata nel 1947, ottava figlia di una povera famiglia in un villaggio di montagna della regione di Guizhou, Tao non è andata a scuola e non ha imparato a leggere e a scrivere.
Durante la Grande Carestia, è sopravvissuta cibandosi di radici di piante. Alla morte del marito si è trasferita nella città di Guiyang e, approfittando delle prime liberalizzazioni economiche, ha iniziato a vendere in proprio da una bancarella dei piatti di “noodles”, le tagliatelle cinesi, condite con una salsa al peperoncino preparata da lei stessa. Riscuotendo subito consensi, nel 1990 dalla bancarella è passata ad aprire un posto ristoro per camionisti chiamato senza giri di parole Ristorante Economico. Ai clienti più fedeli regalava vasetti della sua salsa.
I camionisti le hanno fatto pubblicità. Nel 1996 ha aperto uno stabilimento. Oggi produce 1 milione e 300 mila confezioni della sua salsa al giorno.
Il gigante americano Heinz, per dare un’idea, produce quotidianamente 1 milione e 800 mila bottiglie di Tomato Ketchup.

Gli esperti di marketing dicono che la salsa al peperoncino Lao Gan Ma piace perché è buona e perché soddisfa una certa nostalgia per la Cina socialista, per un’era più semplice: un comunismo kitsch gastronomico che sfonda nella Cina capitalista. Adesso sta conquistando anche il mercato americano e quello britannico, dove le vendite nel 2021 sono cresciute del 1900 per cento rispetto all’anno precedente.
La fondatrice continua a fare una vita per certi aspetti semplice: dorme in una stanzetta accanto al suo ufficio, nella fabbrica che fa da quartier generale dell’azienda.
Il colore rosso scuro dei peperoncini è ovunque nello stabilimento. Sono rossi anche gli specchietti retrovisori della sua Rolls-Royce fatta su misura.  

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