Maremosso, un anno assieme 

Era il dodici ottobre 2021 quando Maremosso mollava gli ormeggi.

In redazione, quel giorno, si respirava un’aria elettrica, carica di quell’odore di ozono che precede certi temporali. Noi ci sentivamo come l’equipaggio di una barca che muove per la prima volta verso acque avventurose, sconosciute e un po’ spaventose. Felici come bimbi, insomma.

Il vascello che avevamo costruito nel corso di un anno di cantiere ci pareva bellissimo, ma spiegava vele forse perfino troppo grandi per poterle manovrare agilmente in quei primi tempi: le tante interviste ai protagonisti del mondo dell’editoria e della cultura, bellissime recensioni, approfondimenti, liste e consigli, rubriche a cadenza quotidiana e una miriade di contenuti che rispecchiavano, nella loro varietà, la nostra voglia di parlare di libri in quanti più modi possibili.

Presto, però, ci siamo resi conto di quanto raccontare i libri, coloro che li scrivono e coloro che li pubblicano, significhi inevitabilmente raccontare i tempi in cui i libri vengono scritti, pubblicati e letti; dire di quel che accade, dar conto dei protagonisti del dibattito culturale e sociale, di quelli presenti, di quelli passati e – cosa più importante – di quelli futuri. Già, il futuro, che non possiamo vedere e del quale quest’ultimo anno continua a darci buone ragioni per avere paura.

È stato un anno, questo, che ha rimesso sulla mappa l’impensabile: cambiamento climatico, arretramento dei diritti in molti paesi, la guerra in Europa - come hanno raccontato spesso dalle loro colonne i nostri due Enrico, Deaglio e Franceschini - e man a mano che noi aggiornavamo la rotta della nostra navigazione assieme a voi lettori, ci siamo domandati a volte quale potesse essere il contributo, il senso del nostro lavoro in un tempo tanto gravato da incertezze. La prima risposta è stata proprio quell’avverbio, “assieme”, che ci portiamo dentro quando scriviamo, intervistiamo, proponiamo: perché la condivisione di idee e di storie è di per sé una buona risposta. Sempre.

Ma l’intuizione della quale siamo forse più felici, e che ci ha persuasi della bontà della rotta intrapresa, è quella di aver aperto le porte di Maremosso ai giovani. I giovani che collaborano con Maremosso, studenti delle accademie e delle scuole d’arte e delle scuole di scrittura, sono tanti, sono bravissimi, tutti decisi a dimostrare che potersi esprimere in uno spazio editoriale tanto articolato e ricco sia la migliore palestra per sviluppare e mettere a fuoco linguaggi e sensibilità.

No, ma dico… vogliamo parlare delle illustrazioni che hanno corredato nel corso di questo primo anno le nostre rubriche? Li avete visti i ritratti dei poeti in “Il verso giusto”? Avete avuto modo di apprezzare il taglio autentico, originale, dei disegni che hanno arricchito le nostre bibliografie in “10 libri sul comò” e “Un mare di libri”? Avete goduto come noi della bellezza e della freschezza dei colori che hanno reso più veri e più urgenti i tanti spazi di approfondimento storico, come “Passato di letture” o “Luce sulla storia”?

E vogliamo parlare delle recensioni meravigliose che i nostri bravissimi librai hanno sfornato come pane caldo tutti i giorni, per aiutare i lettori che poi entreranno in libreria ad avere un’idea del tantissimo che ogni giorno arriva sugli scaffali, pronto per essere scelto come prossimo “compagno di carta” col quale passare un po’ di tempo di valore? E se si parla di lettori, non si possono dimenticare i più piccoli, a cui abbiamo dedicato Arcipelago Kidz, per avvicinare i piccoli alla lettura e svelarne loro la bellezza, aiutandoli a costruirsi un personale tesoro che li accompagnerà alla scoperta del mondo

Ecco: ci fermiamo in libreria, grati, per ammirare il tanto che è stato fatto nel corso di questo primo anno di navigazione e con gli occhi rivolti all’orizzonte, sempre, per trovare nuovi modi di raccontare quello che – come ci ricorda Ennio Flaiano – è l’unico oggetto inanimato che possa aver sogni: il libro.

Perché nei libri c’è il mondo, e un mondo che non sappia leggere in sé stesso attraverso i libri, prima o poi ristagna.
Buon vento a tutti noi, che siamo in mare aperto. Assieme.

...ah, un'ultima cosa, come direbbe Colombo (il Tenente, eh? Non Cristoforo, anche se abbiamo parlato di navigazione): siccome un compleanno non sarebbe tale senza una bella sorpresa, ecco l'omaggio che il nostro fantastico Marco Caselli ha immaginato per tutti noi Maremossi, redazione e lettori. Un fumetto che - possiamo dirlo senza apparire presuntuosi? - crediamo ci somigli. Leggete, e poi diteci se non lo pensate anche voi!