Blaise Pascal e la verità: un nuovo Principio attivo

Il ritratto di Blaise Pascal è opera di Asia Cipolloni, studentessa del liceo artistico Volta di Pavia

Il ritratto di Blaise Pascal è opera di Asia Cipolloni, studentessa del liceo artistico Volta di Pavia

È malattia naturale dell'uomo quella di credere di possedere la verità

Blaise Pascal

Nuova uscita per la serie dei Principi attivi.
La prima, dedicata ad Hannah Arendt, è stata avvistata nelle città, su treni e metropolitane e nei luoghi di vacanza: i libri in mano, la borsa al braccio, molti lettori hanno apprezzato e condiviso.

Duque quasi certamente saprete che è nata una collana editoriale che unisce la comunicazione con la voglia di autenticità, libertà, diritti, riflessione e verità ripartendo dalle parole di autori che hanno segnato la storia del pensiero filosofico, politico e sociale. Banale ricordare come ce ne sia bisogno particolarmente in questi mesi.

Proprio sul tema della verità si declina il principio attivo numero due: #VEROFALSO - io sono BLAISE PASCAL.
In un’epoca di sovraesposizione informativa
, di fake news, in cui tenersi a galla in questo oceano alla ricerca del vero è molto difficile, dobbiamo ripartire da una sorta di teorema della verità.

E questa è la sostanza del breve testo proposto - introvabile -, accompagnato da una borsa coloratissima e decisamente contemporanea che richiama le tematiche e il volto del suo autore.

Nello studio della verità si possono avere tre scopi principali: primo, scoprirla quando la si cer­ca; secondo, dimostrarla quando la si possiede; terzo, distinguerla dal falso quando la si esamina.

Blaise Pascal

Blaise Pascal, chi era veramente costui? Parafrasando Manzoni ci chiediamo perché inserire tra i titoli della serie Principi attivi un testo di questo autore. Chi era Pascal? Un animo fortemente religioso ma non bigotto, capace di guardare oltre e di indagare razionalmente e con rigore. Perché Blaise era anche un uomo di scienza.

La sola che voglio esporre è l’arte di dimostrare le verità già trovate e di chiarirle in modo tale che la prova ne sia invincibile: a questo scopo mi ba­sta spiegare il metodo osservato dalla geometria, poiché quest’ultima l’insegna perfettamente.

Blaise Pascal

Come si legge nell’Introduzione al testo:

«La verità è molte cose. Ma soprattutto riguarda le azioni che si compiono. Almeno tre, dice Pascal, vanno tenute presenti e messe in opera.
La prima: la verità è conseguente a un patto tra chi argomenta e chi ascolta niente trucchi o doppie regole.
La seconda: la verità è il risultato di uno sforzo di spiegazione volto a sciogliere i punti oscuri. Per farlo, precisa Pascal, si tratta di non imbrogliare le carte sovrapponendo cose certe con quelle contro­verse.
La terza: la verità per essere compresa necessita che si usino parole perfettamente note oppure già spiegate. Niente ammiccamenti.»

Eminente matematico e fisico, bambino prodigio, fratello di un’altra bimba prodigio come lui, orfano di madre giovanissimo, legato al padre e alle sorelle in modo viscerale, affascinato dal Giansenismo: diciamoci la verità, Blaise non lo conosciamo così bene. La sofferenza – fisica e spirituale – ha fatto parte della sua esistenza e l’ha forgiato dandogli anche grande forza morale.

Per Pascal la verità, così vitale nel suo pensiero, si basa rigorosamente sugli stessi principi della geometria: può essere esposta e poi dimostrata. Su questo presupposto si costruisce poi il rigore morale e religioso, che esalta il valore della semplicità, tema su cui ancora oggi possiamo riflettere:

Ed una delle ragioni principali che allon­tanano dal vero cammino che dovrebbero seguire coloro che si affacciano a queste conoscenze, è l’i­dea che si ha da principio, che le cose buone sono inaccessibili perché si dà loro il nome di grandi, alte, elevate, sublimi. E così si rovina tutto. Vorrei che si chiamassero basse, ordinarie, familiari: que­sti nomi convengono loro di più. Odio quelle frasi di gonfiatura…

Blaise Pascal

Il progetto editoriale

Ricordiamo le parole chiave che definiscono il senso di questo progetto editoriale, facendone così anche un breve riepilogo:

Hannah Arendt - #libertà
«la paura è il principio che ispira le azioni nella tirannia»

Blaise Pascal - #verofalso
«è malattia naturale dell'uomo quella di credere di possedere la verità»

Victor Hugo - #diventarecittadini
«ovunque esiste un campo, ovunque esiste un'anima, esista anche un libro!»

Carlo Cattaneo - #scelgolavita
«imitiamo negli altri popoli ciò che li fa grandi e gloriosi»

Ogni libro è accompagnato da una borsa esclusiva, in edizione limitata, frutto del progetto grafico realizzato dagli studenti del Liceo artistico Alessandro Volta di Pavia.
Ecco i nomi, in ordine di uscita delle borse: Francesco Vercesi, Asia Cipolloni, Erica Pak e Sofia Conca. 
Le borse sono belle, colorate, molto robuste e possono accompagnarci a lungo trasmettendo, strette nelle nostre mani, un messaggio importante di libertà, verità, cittadinanza e vita!

Per maggiori informazioni riguardanti l'iniziativa visita il sito: https://www.lafeltrinelli.it/principi-attivi 

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