10 libri sul comò

10 libri per scoprire il Premio Bancarella

Illustrazione digitale di Asia Cipolloni, 2023

Illustrazione digitale di Asia Cipolloni, 2023

Non avevano confidenza con l’alfabeto, ma “sentivano” quali libri era il caso di comprare e quali no: in virtù di un sesto senso che, dicono, è stato loro donato dal demonio in un’ora di benevolenza

Oriana Fallaci, Hanno nella valigia i cavalieri antichi

Quando nell’agosto del 1952 i librai pontremolesi, i librai più vecchi del mondo, quelli che magari leggevano in maniera claudicante, ma conoscevano a menadito ogni pagina di quei libri che si portavano appresso, quando in quell’agosto si incontrano – grazie alla mediazione di Renato Mascagna, che aveva capito quando questa gente fosse risorsa – si vede subito che sta succedendo qualcosa di grosso. Per decenni, famiglie e generazioni hanno camminato per la Lunigiana con le loro bancarelle a vendere libri e storie a chi magari non ne aveva mai visto uno o aveva giusto tenuto in mano la Bibbia: contadini, gente di campagna, persone semplici che volevano divertirsi, o scoprire la vita di un santo, oppure soltanto lasciarsi affascinare da quelle parole che danzavano sulle bocche degli ambulanti.

Alla bell’e meglio, nella pineta di Mulazzo, insieme ad amici editori, scrittori e politici, i librai mettono su un palco, con un microfono, quattro seggiole e una bandiera. Si mettono a parlare di libri tra persone che ne conoscono un’infinità, dei più belli, di quelli che dovrebbero proprio vincere un premio. E così viene fuori il loro, di premio, quello dei bancarellai, perché a promuoverlo sono stati loro, e si fanno tutti una promessa: «Ed ora, amici, propongo un solenne giuramento: quello di ritrovarsi nel nostro paese, ogni anno, in un dato giorno, a questa stessa ora, finché Iddio ci conserva, e fare una bella mangiata».

Il Premio Bancarella lo vince, nel 1953, Ernest Hemingway, ed è un riconoscimento che anticipa il Nobel, come succederà poi con Il dottor Živago e con il libro di Singer, La famiglia Moskat. Ma nel suo albo d’oro, il premio dei librai vanta nomi d’eccellenza, italiani e internazionali. Nel tempo, il Bancarella è stato capace di anticipare tendenze e di confermarne altre, di premiare gli scrittori e le scrittrici che più e meglio, in quell’anno e con quel libro, hanno saputo raccontare una buona storia.

Il premio Bancarella ha questo di speciale per un editore: che, al di là della vittoria, propiziata da statistica o da fortuna, si vive insieme con gli amici librai la sfida ininterrotta di una migliore diffusione del libro

Valentino Bompiani

Diffusione di libri importanti come Radici di Alex Haley, un’epopea drammatica che i neri americani vivono dal XVIII secolo, o di autori che spiccano nel panorama italiano, Andrea Camilleri, per dirne uno, o in quello mondiale, come Ken Follett. La nostra selezione tiene conto dei libri che hanno inciso di più, per un verso o per l’altro, sul nostro immaginario di lettori, e dei libri che possiamo leggere nell’attesa del vincitore dell’edizione di quest’anno.

Radici
Radici Di Alex Haley;

Premio Bancarella 1978. Nella seconda metà del Settecento il giovane Kunta Kinte viene strappato dal suo villaggio africano e portato in America come schiavo. La sua vita cambierà, come quella dei suoi discendenti: Bell, Kizzy, Chicken George e tutti gli altri, fino a giungere ad Alex Haley, l'autore di queste pagine.

La famiglia Moskat
La famiglia Moskat Di Isaac Bashevis Singer;

Premio Bancarella 1968. La famiglia del vecchio patriarca Meshulam Moskat attraversa gli anni che dall'inizio del Novecento scendono fino alla seconda guerra mondiale e alla "soluzione finale" messa in atto dal regime nazista. Ma il vero protagonista di questo possente romanzo è l'Ostjudentum, la società ebraico-orientale con la sua complessa e densa cultura.

L' amore è una cosa meravigliosa

L’amore è una cosa meravigliosa (1952) fu un successo mondiale, con moltissime edizioni internazionali, quattro solo in Italia, dove vinse il Premio Bancarella nel 1956. Sonzogno lo ripubblica in una nuova traduzione, arricchito da una postfazione di Renata Pisu.

Il martello dell'Eden
Il martello dell'Eden Di Ken Follett;

Priest, cresciuto fin da bambino sulla strada, conosce bene la disperazione. Così decide di iniziare una folle guerra con il governatore della California che metterà a rischio l'intero territorio oltre ai suoi abitanti. Tutto ciò per bloccare il progetto di una centrale elettrica che viene considerata distruttiva dell'ambiente.

La gita a Tindari
La gita a Tindari Di Andrea Camilleri;

Premio Bancarella 2001. Camilleri inaugura l'anno da poco iniziato con un nuovo romanzo che riporta sulla scena il "suo" Montalbano, il detective ormai più famoso d'Italia, protagonista di complessi casi investigativi e di un fortunatissimo successo letterario. Questa volta le vicende del simpatico poliziotto si svolgono tra Vigàta e Tindari, suggestivo promontorio carico di reminiscenze storiche arcaiche.

Il dottor Zivago
Il dottor Zivago Di Boris Pasternak;

Quando, nel 1957, l'intuizione e il coraggio della casa editrice Feltrinelli portarono alla pubblicazione de Il dottor Živago, Borìs Pasternàk era consapevole delle conseguenze che ciò avrebbe avuto sulla sua vita e su quella dei suoi cari: da un lato la realizzazione di un progetto artistico che l'avrebbe condotto al Nobel e alla fama mondiale, dall'altra l'espulsione dall'Unione degli Scrittori, una violenta campagna denigratoria e la morte civile nel suo paese.

Olive Kitteridge
Olive Kitteridge Di Elizabeth Strout;

Premio Pulitzer 2009, Premio Bancarella 2010 e Premio Mondello 2012. In un angolo del continente nordamericano c'è Crosby, nel Maine: un luogo senza importanza che tuttavia, grazie alla sottile lama dello sguardo della Strout, diviene lo specchio di un mondo più ampio. Perché in questo piccolo villaggio affacciato sull'Oceano Atlantico c'è una donna che regge i fili delle storie.

L'inverno dei Leoni. La saga dei Florio

Hanno vinto, i Florio, i Leoni di Sicilia. Lontani sono i tempi della misera putìa al centro di Palermo, dei sacchi di spezie, di Paolo e di Ignazio, arrivati lì per sfuggire alla miseria, ricchi solo di determinazione. Adesso hanno palazzi e fabbriche, navi e tonnare, sete e gioielli. Adesso tutta la città li ammira, li onora e li teme. E il giovane Ignazio non teme nessuno.

Tutto questo ti darò
Tutto questo ti darò Di Dolores Redondo;

Manuel ha una vita all’apparenza perfetta: scrittore di successo, è sposato da anni con Álvaro, l’amore della sua vita. Un giorno, però, la tragedia bussa alla sua porta indossando una divisa della polizia: Álvaro è morto in un incidente d’auto tra le vigne della Galizia, a chilometri di distanza da dove avrebbe dovuto trovarsi. Partito per identificare il corpo, presto Manuel si rende conto che la morte di Álvaro potrebbe non essere stata un incidente.

Senza perdere la tenerezza. Vita e morte di Ernesto Che Guevara

Vincitore premio Bancarella 1998. I giovani lo ostentano sulle magliette come simbolo di lotta e utopia. Per i meno giovani rappresenta l'araldo dell'antimperialismo e della rivoluzione latinoamericana. Nella storia del Novecento, nessuno più di Ernesto Che Guevara ha saputo incarnare l'idea di giustizia sociale e le speranze di riscatto.

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