Aspra o boscosa, scoscesa o degradante, cupa o solare: tanti sono i modi per rappresentare la montagna, così come tanti sono i modi per raccontarla.
Spesso abbandonata dagli umani, gli animali se ne sono riappropriati in modo rapido e massiccio. Qualcuno rimane, qualcuno torna ad abitarla cercando serenità, isolamento, pace. Ma trovando anche fatica, difficoltà, povertà.
È questo che si comunica mettendo la montagna in copertina? Luoghi selvaggi, natura severa, ostacoli continui che rappresentano una storia densa di disagi? Fitte foreste, pareti a picco, massicci impenetrabili che testimoniano una natura selvaggia che sarà protagonista di un romanzo “estremo”?
Al centro di un’isola o tra le Alpi, in piena luce o immersa tra nebbie e nuvole, la montagna ci guarda, ci domina dall’alto anche in copertina, ci dice quanto sia imponente, potente, inarrestabile quando decide di travolgerci. Ma al tempo stesso ci offre i suoi pendii come un piccolo paradiso verde dove ritrovare la quiete.
La troviamo sempre più sovente a rappresentare romanzi a lei dedicati o a simboleggiare la difficoltà di vivere. La troviamo al centro di biografie dove l’uomo diventa roccia, scalando così tante volte le sue pareti da trasformarsi in essa, o simbolo dell’umanità stessa, quando la linea delle creste assume l’aspetto di un volto, di un profilo.
Sta a noi scegliere quale di queste rappresentazioni sono più consone al nostro gusto di lettore.
Anche se è vero in ogni caso che una montagna in copertina attrae, cattura, incuriosisce quasi sempre. Ed è già il primo passo verso la lettura dell’opera.
Un romanzo che mescola sapientemente fantapolitica, thriller, storia e azione, creando un mondo alternativo e inquietante, una ucronia avvincente in cui una folla di protagonisti, spinti da una corrente che li travolge e li supera, si muove verso uno sbocco ignoto.
Fausto si è rifugiato in montagna perché voleva scomparire, Silvia sta cercando qualcosa di sé per poi ripartire verso chissà dove. Lui ha quarant'anni, lei ventisette: provano a toccarsi, una notte, mentre Fontana Fredda si prepara per l'inverno.
La storia di un bambino che vive sotto il peso dei suoi incubi - e che vedrà materializzarsi il più orrendo che si possa immaginare.
Chris Offut racconta storie di camionisti, sceriffi, giocatori d'azzardo, pugili dilettanti ed ex carcerati, uomini e donne che affrontano disastri familiari per ritrovarsi a «crescere figli di altri mentre un estraneo si prende cura dei tuoi».
Da quando era poco piú di un bambino, il Moro ha una sola certezza: l'unico luogo in cui si sente al riparo dal mondo è tra i boschi di larici, i prati d'alta quota, e qualche raro alpinista...
Un'edizione riccamente illustrata del grande bestseller di Erri De Luca. Il racconto della radicalità della natura, dell'antichità del conflitto tra uomo e animale.
Il 6 maggio 1976 un violento terremoto colpisce il Friuli, squarciando il paesaggio e l’esistenza di chi lo abita. A rievocare quei giorni sono sette abitanti di una valle nell’estremo nord-est della regione.
Capace di schizzare folgoranti miniature, ma anche di abbandonarsi a paesaggi accesi di mille colori, Eduard von Keyserling compone un romanzo corale, denso di triangoli amorosi, duelli e ardori mai sopiti.
Chiara ha fatto un sogno. E ha avuto tantissima paura. Canta e conta, si diceva nel sogno, ma il buio non voleva andarsene. Così, Chiara si è affidata alla luce invisibile della notte per muovere i propri passi nel bosco.
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