10 libri sul comò

Presidenza della Repubblica

Illustrazione di Margherita Caspani, 2022, diplomata presso l'Istituto Europeo di Design di Milano

Illustrazione di Margherita Caspani, 2022, diplomata presso l'Istituto Europeo di Design di Milano

L’ elezione del Presidente della Repubblica, eccetto rari casi, non è mai stata una semplice ratifica dell’esistente.

A seconda della condizione di crisi o di prosperità, ma soprattutto in relazione alla percezione della necessità di rifondare il patto pubblico, quell’occasione ha rappresentato un test di responsabilità per tutti gli attori politici chiamati a decidere.

In alcuni momenti la decisione è stata unanime, e sostanzialmente “rapida”. In altri è stata molto tormentata e più lunga. Non sempre questo percorso ha significato costruzione di patto stabile e durevole.

La storia delle diverse esperienze di presidenza della Repubblica hanno testimoniato non solo della congiuntura politica attraversata dal Paese, ma anche della solidità o meno del patto tra rappresentati e rappresentanti, tra cittadini e istituzioni.

In base all’articolo 83 della costituzione, infatti, il capo dello Stato viene eletto dal parlamento in seduta comune a cui si aggiungono tre delegati per ogni regione (scelti dai rispettivi consigli regionali), fatta eccezione per la Valle d’Aosta che ne esprime uno solo.

Fintanto che non sarà eletto il nuovo parlamento con numeri ridotti a seguito della riforma costituzionale approvata nel settembre 2020, l’assemblea che elegge il Presidente della Repubblica è quindi composta da 1009 membri: 630 deputati, 321 senatori (inclusi i senatori a vita) e 58 delegati regionali.

Lo stesso articolo della costituzione stabilisce inoltre che il voto sia segreto e che il nuovo Presidente sia eletto con una maggioranza qualificata dei due terzi dell’assemblea. Se tale maggioranza non viene raggiunta, si procede ad una nuova votazione. Dopo i primi tre scrutini se ancora non si riesce ad eleggere un candidato, diventa sufficiente la maggioranza assoluta (la metà più uno dei votanti).

I Presidenti della Repubblica sinora sono stati dodici. L’unico ad essere stato eletto per un secondo mandato è stato Giorgio Napolitano nel 2013 (poi dimessosi due anni più tardi). Raramente si è riusciti ad eleggere il nuovo Presidente nei primi tre scrutini. Gli unici due casi di questo tipo sono stati Francesco Cossiga nel 1985 e Carlo Azeglio Ciampi nel 1999.

 

Ecco una lista dei Presidenti della Repubblica della storia italiana:

Enrico De Nicola (1948)

Luigi Einaudi (1948-1955) 

Giovanni Gronchi (1955-1962) 

Antonio Segni (1962-1964) 

Giuseppe Saragat (1964-1971) 

Giovanni Leone (1971-1978) 

Sandro Pertini (1978-1985) 

Francesco Cossiga (1985-1992)

Oscar Luigi Scalfaro (1992-1999)

Carlo Azeglio Ciampi (1999-2006)

Giorgio Napolitano (2006-2013; 2013-2015)

Sergio Mattarella (2015-2022)

Vi proponiamo una bibliografia di dieci libri per approfondire la storia politica del nostro Paese in vista delle elezioni:

Storico, accademico, attivista e politico, Andrea Riccardi (Roma, 1950) è uno dei nomi considerati papabili per l'elezione a nuovo Presidente della Repubblica. Oltre a essere un importante studioso di storia contemporanea e, in particolare, della Chiesa Cattolica, ha ricoperto la carica di Ministro per la cooperazione internazionale e l'integrazione nel governo Monti ed è fondatore della Comunità di Sant'Egidio. Il suo ultimo libro, "La Chiesa brucia. Crisi e futuro del cristianesimo", è uscito ad aprile per Laterza.

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