Quello che i librai non dicono

Una sensuale carezza in libreria

Illustrazione di Gaetano Di Riso, 2021

Illustrazione di Gaetano Di Riso, 2021

Faceva veramente caldo quel giorno d'agosto inoltrato. Si respirava bene solo in libreria e me ne stavo a guardare i libri che accanto a me allietavano la mia giornata solitaria.

Lei l'avevo già vista, non mi era di certo sfuggita una bellezza ammaliante come la sua, ma sapevo in cuor mio che non potevo certo pensarmela accanto per tutta la vita e nemmeno per pochi giorni soltanto. Ho il cuore romantico, lo so, mi innamoro facilmente, ma lei era diventata per me un chiodo fisso.

Mi trovavo al solito posto, nella saletta di genere, quella vicina alle casse e la tranquillità della prima mattina del sabato rendeva piacevole l'attesa. Speravo di poterla incontrare proprio lì, sapevo che le piacevano i gialli, soprattutto quelli investigativi, quelli dove non sgorgano fiumi di sangue, casomai fiumi di investigatori, avvocati e giornalisti alla ricerca di un caso complicato da risolvere.
L'avevo sentita parlare un giorno con un'amica dell'avvocato Guerrieri, il protagonista dei libri di Gianrico Carofiglio. Ma io dico, con tanto ben di Dio intorno, proprio di lui si doveva innamorare?

Quel giorno d'agosto, di mattina presto, sentii i suoi passi di lontano come una mamma riconoscerebbe i passi del figlio anche se fosse cieca. Portava un vestitino azzurro leggero nella stoffa e anche nel colore. Della scollatura risaltava un punto di luce sobrio ed elegante che mi induceva a pensieri che è meglio io non riferisca. La sentii avvicinarsi sempre più. Mi guardava, con interesse e curiosità. Mi sentivo elegante quel giorno, sentivo la mia autostima crescere, sapevo di essere bello, sicuramente un tipo interessante. Inaspettatamente mi si parò davanti, così vicino, così improvvisamente che non me lo potevo certo aspettare. Cercai di stare calmo, ma come potevo?
Mi accarezzò la faccia, sentii le sue dita sottili e tremule che cercavano le porosità nascoste del mio essere, mi prese in mano e mi sfogliò con passione ardente e nascosta. Di lontano sentii il microfono della cassiera che chiamava un collega in cassa, ma la voce la sentivo lontana, sorda come dentro la vasca di una piscina. Forse era indecisa, ma io avrei fatto qualsiasi cosa per essere suo, anche solo per una notte. Credo di averla chiamata io telepaticamente la libraia. Annamaria ci arrivò accanto, aveva appena finito di servire un cliente nella stanza, io ero così assorto che nemmeno l'avevo sentita parlare. Guardò gentilmente la mia donna, dallo sguardo reciproco capii che si conoscevano, forse avevano parlato di libri altre volte insieme.
- Il circo della notte di Erin Morgenstern... è uscito da poco, ho letto il suo precedente, scrive veramente molto bene e poi con una copertina così elegante e delicata, nera con i disegni bianchi del circo e il titolo di un rosso brillante... Non si può non amare un libro così -.

Grazie Anna, quel giorno la mia donna mi amò e mi tenne con sé per sempre.

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