I reportage a fumetti della revue dessinée

Giornalismo e fumetto? Connubio perfetto!
Già: quello che si celebra ne La revue dessinée è un sodalizio dai frutti saporiti e maturi.
Noi abbiamo voluto incontrare due delle autrici che hanno partecipato alla realizzazione di questo quarto numero di un progetto che è giusto far conoscere a tutti, assieme all'editore che ha deciso di portare in Italia un progetto nato in Francia (e - a giudicare dal successo che sta incontrando anche da noi - la sua è stata un'idea davvero buona). 
Sara Del Dot e Vittoria Margheri sono rispettivamente la sceneggiatrice e la disegnatrice di due diverse storie che si occupano di temi difficili, densi, emozionanti. Ne "La bolla blu", aiutata dai disegni di Marta Bandini, Sara Del Dot indaga sull'autismo, mentre Vittoria Margheri presta le sue matite a un racconto di tanatocosmesi scritto da Alessia Dulbecco. S'intitola "Lavorare con la morte". Sono entrambi bellissimi pezzi di giornalismo disegnato. 

Numero dopo numero, la rivista va precisando una formula che è lo stesso Massimo Colella, il direttore, a definire come di "slow journalism", sottolineando con l'aggettivo la propensione a raccontare senza appiattirsi sull'attualità ad ogni costo, ma cercando di cogliere piuttosto storie e situazioni rivelatrici del tempo in cui si esprimono. E l'attenzione necessaria ad assimilare queste storie è una prerogativa che il fumetto comporta fisiologicamente, per così dire: ecco una delle ragioni che potrebbero spiegare (oltre alla qualità grafica e contenutistica del prodotto editoriale in sé) perché La revue dessinée sta conoscendo tanto successo. Venite a scoprirne di più attraverso la nostra tripla intervista!