La maggior parte di noi, soprattutto i bambini, conoscono l'orsetto Winnie the Pooh attraverso le immagini e le storie create dalla Walt Disney. Non tutti sanno però che la famosa casa cinematografica acquistò i diritti sul personaggio solo nel 1961, quando l'orsetto aveva già ben 35 anni!
Il creatore di Winnie è lo scrittore, poeta e giornalista britannico Alan Alexandre Milne (la cui data di nascita coincide appunto con quella scelta per la giornata mondiale). Pubblicò i due libri originali, Winnie Puh nel 1926 e La strada di Puh nel 1928, raccogliendo insieme i racconti già conosciuti attraverso i giornali e la radio. La prima apparizione dell'orsetto fu pubblicata nell'edizione del giorno di Natale del London Evening News e divenne poi l'episodio iniziale della prima raccolta del 1926.
I libri divennero in breve tempo dei classici della narrativa per l'infanzia, tradotti in molte lingue, addirittura in latino! In Italia sono attualmente pubblicati dall'editore Salani, con i disegni originali dell'illustratore Ernest Howard Shepard.
Ma cosa ispirò il mondo di Winnie e dei suoi amici?
Non c'è bisogno di andare lontano: i libri presero forma dai racconti che l'autore inventava per suo figlio, Christopher Robin, e i protagonisti altri non erano che lo stesso Christopher (unico personaggio umano dei racconti) e i suoi giocattoli (l'orsetto Winnie, il maialino Pimpi, l'asino Ih Oh, Tigro, mamma Cangu e suo figlio Ro). Gli animali di pezza originali sono oggi custoditi a New York presso una delle sedi della Biblioteca pubblica.
I luoghi in cui le storie si svolgono hanno origine nella vera casa dei Milne, un cottage di campagna nel Sussex nei cui pressi c’era un boschetto (che diverrà il Bosco dei 100 acri).
Anche il nome di Winnie deriva dalla realtà: così si chiamava un'orsa custodita presso lo zoo di Londra. Divenne in breve tempo la beniamina di tutti i bambini che andavano a visitare lo zoo, compreso Christopher, che volle ribattezzare il suo orsacchiotto di pezza Edward in onore di Winnie.
Questa forte presenza del mondo reale e intimo dell'autore si respira nei racconti che trasportano chi legge, e chi ascolta, in un mondo tranquillo, conosciuto, nel quale sentirsi bene. Il linguaggio è quello dei bambini, facile, diretto, spesso ingenuo e sorprendente. Le storie sono esilaranti, sembrano scaturite veramente dalla testa di un bambino di sei anni, dalla sua fantasia senza limiti, pura e genuina.
Ogni racconto è un'avventura; i personaggi, man mano che le storie si susseguono, diventano sempre più familiari, si conoscono i loro caratteri, si partecipa alle loro scelte, alle loro domande, ai loro tentativi di risolvere i piccoli contrattempi a cui vanno incontro.
I bambini venivano così immersi in un mondo protetto, a loro misura, al riparo da ciò che la realtà spesso aveva riservato, usciti da pochi anni dalla Prima guerra mondiale. Milne crea così un sogno, inizialmente pensato per il suo bambino, e poi allargato a tutti gli altri.
E va benissimo anche oggi, un mondo in cui far ritrovare i bambini, nel quale incontrare i valori dell'amicizia, della solidarietà, della collaborazione, della semplicità, lontano dalla frenesia e dalle contraddizioni della quotidianità contemporanea, sempre meno vicina ai piccoli, alle loro necessità e al loro bisogno di serenità e pace.
Per conoscere Winnie the Pooh
Di
| Solferino, 2023Di
| Salani, 2017Di
| Salani, 2019Di
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