Tutti i fiori che sei. 12 storie per mia sorella di Iacopo Melio

Scritto di notte, nel silenzio e nella leggerezza di una camera, questo libro è un dono d’amore, un augurio, una carezza posata in punta di piedi per il domani. Storie di persone normali, eroi che hanno anche paura. Storie di persone vere e diverse tra loro, accomunate da un coraggio composto, silenzioso e intenso che supera tutto. Storie di libertà, di resilienza, di parità, di forza e di coraggio, ma anche di paura, fragilità e debolezza.

Tutto questo si percepisce già dell’introduzione, saggiamente differenziata dalla pagina scura che lascia intuire lo sguardo di un fratello che sbircia con tenerezza, nell’ombra della stanza, l’adolescenza di una sorella sprofondata nel sonno. 

“Ora che attraversi i tuoi anni ribelli senza vere ribellioni…”

Ogni storia è un fiore che viene donato. I fiori sono dodici, per l’esattezza, e ci portano, con passo lieve, nella passeggiata che lega tutti i racconti, ciascuno introdotto dalla poesia delle illustrazioni luminose e sorprendentemente vere di Agnese Innocente. Le illustrazioni parlano davvero quanto il testo.

Coglierò e vi racconterò solo due dei fiori offerti in questo libro.

Il primo fiore, "semina bellezza per un domani migliore": incontriamo una nonna e la nipote, in un giardino divenuto tale solo per amore e dedizione nel corso di quarant’anni; un albero piantato per la prima volta, quasi per caso, in fuga dalla città per un picnic, viene seguito da molti altri, portando con sé attimi preziosi, colori, persone incontrate, storie e ricordi.

Due nonni ci insegnano l’amore e la cura dei semi preziosi che vanno piantati e poi curati con sapienza e grande amore, come con le persone.

 “Perché i colori così belli bisogna restare a guardarli finché non si è pieni di luce dentro”.

Il settimo fiore, invece, "vola leggera sul giudizio degli altri", narra la storia dell'amore intenso e potente di due ragazzi, Alice e Paolo, “col vento a fior di pelle di quelli che sono fatti del volo e mai del paracadute”. Un amore che inizia, un amore che li unisce, che li fa crescere, prima di separarli.

“Io mi sono presa tutti i tuoi difetti e tu i miei”. Un amore che corre su ali di parole cercate e sognate fino a quando un dolore, non cercato, ma capitato, fa allontanare.

Forse, alla fine, si può solo fuggire da un mondo che non è mai stato in grado di capirci e si deve per forza viaggiare liberi e leggeri, andando avanti con un coraggio enorme, e un ricordo di chi non ci è più vicino che resta, come un buco, nella nostra vita.

Lascerò che siate voi a cogliere gli altri fiori, pagina dopo pagina, in questo giardino fatto solo in apparenza di carta.