Ne usiamo centinaia di migliaia ogni giorno, ne leggiamo in abbondanza, le scriviamo a scuola, sul diario, qualche volta sui muri (anche se non si potrebbe), sono sempre intorno a noi, numerose, e possono modificare le espressioni sui volti delle persone con cui parliamo. Ci fanno emozionare, possiamo giocare con loro, ci fanno arrabbiare o le usiamo per fare arrabbiare, alcuni per offendere e mortificare. Insomma, sono sempre con noi e condizionano ogni singolo minuto della nostra vita: le parole.
Molto spesso non ci rendiamo conto di quanto siano fondamentali, talvolta non ne apprezziamo il valore né capiamo quanto sia importante non solo saperle usare, ma saper scegliere quelle giuste e ben pensate. Sono tanti i libri per bambini che raccontano le parole, come si usano, come si strapazzano e come sia bello farle diventare un gioco.
Sono una persona molto affettuosa (con chi se lo merita, ovviamente) e sono abituata anche all’uso del gesto come forma di comunicazione alternativa alla parola. Quando ho preso tra le mani l’albo illustrato Si può dire senza voce mi è venuta in mente la mia famiglia, perché fra di noi è fondamentale dirci spesso «Ti voglio bene» con un abbraccio che, diciamocelo, vale più di un intero vocabolario!
Ma esistono delle parole più importanti di altre?
Questo è poco ma sicuro, perché dimenticare una parola fondamentale potrebbe scatenare guai e catastrofi inenarrabili, proprio come succede a Pietro nel divertentissimo albo Per favore!
Nelle Sei storie delle paroline magiche, Sara Agostini, accompagnata dalle illustrazioni di Marta Tonin, ci racconta quanto siano potenti delle parole che, a volte, dimentichiamo del tutto di usare... Grazie, Per favore, Scusa. Vi sembrano parole banali? Eppure, quanto è difficile chiedere scusa e ammettere di aver sbagliato? Spesso rimproveriamo i bambini perché non dicono grazie se qualcuno offre loro una caramella, ma quante volte noi adulti non siamo stati in grado di chiedere scusa perché abbiamo giudicato male un amico o abbiamo fatto un torto a qualcuno?
Sempre per Gribaudo, Kate Bucknell, con le illustrazioni di Renée Treml, ha creato una piccola collana composta da 4 cartonati sulle singole parole: Per favore, Scusa, Grazie e Mi dispiace in cui, in modo semplicissimo e immediato, i più piccoli potranno capire come usarle spontaneamente.
Nel loro albo illustrato, Il potere delle parole, Fabiana Ottaviani e Cristina Petit ci raccontano – con una grafica travolgente – le parole che restano sospese, che cadono in testa alla gente rischiando di schiacciarla, spesso rischiano di diventare realtà, e nulla si può fare davanti a una parola lanciata senza attenzione o con l’intenzione di ferire. Così come possono essere bellissime, gratificanti, possono asciugare una lacrima o scatenare allegria, possono essere colorate o dolci come carezze. Insomma, una volta comprese fanno la differenza e ci fanno battere il cuore.
Nella collana Quid+ dedicata al primo apprendimento, la scatola dal titolo La magia delle parole, contiene un libro guida, dadi, pedine, tasselli e quattro mazzi di carte, grazie ai quali diventerà un gioco bellissimo usare le parole e sarà utile a rendere propositivo il bambino. Conoscenza ed emozioni non sono separabili e il potere delle parole è determinante per sviluppare una sana autostima. Parole preziose, potenti o proibite si trasformano in un’occasione di gioco e complicità.
Ci siamo mai chiesti da dove vengono le parole? Quale è l’origine delle parole margherita, mare, fantasia, rispetto, ecologia? Ciascuna di esse ha una storia da raccontare e Andrea Marcolongo nel Viaggio delle parole lo fa, accompagnato dai disegni di Andrea Uncini. Ogni parola protagonista è tradotta in diverse lingue ed è seguita da una breve storia che ne narra l’origine. Ad esempio, la parola leggere viene raccontata così:
Grazie al potere delle parole, trasformiamo la vita in narrazioni che ci fanno sentire un po’ più al sicuro e un poco meno incerti. Raccontare storie è uno degli istinti innati negli esseri umani: le parole servono per vincere la paura del buio, dell’ignoto, dell’abbandono, della morte. Non chiedono forse storie i bambini piccoli prima di addormentarsi, prima che i genitori spengano la luce?
Come batte forte il cuore di grandi e piccoli di fronte al meraviglioso albo scritto da Agnès De Lestrade e illustrato da Valeria Docampo: La grande fabbrica delle parole. Il piccolo Philéas abita in un paese dove le parole si comprano, non sono per tutti, chi è più ricco può comprarne in abbondanza, chi non lo è deve centellinare le sue scelte e qualche volta deve recuperare le parole scartate da altri o deve catturarle con un retino per farfalle. Philéas, innamorato di Cybelle, le regala solo poche parole raccolte con amore, ma che diventano importanti come pietre preziose, anche se non sono esattamente le parole che ci si aspetta, ma da cui sicuramente trapela tanto tanto amore.
Donatella Bisutti nel libro Le parole magiche, illustrato da Allegra Agliardi, associa sensazioni, emozioni, suoni e colori alle lettere che formano le parole, quasi un corso di scrittura creativa per i più piccoli: dalla teoria dei colori attraverso i primi rudimenti del linguaggio per approdare alla metafora. Come nell'assemblaggio di mattoncini, ogni lettera costruisce una struttura colorata e divertente, una storia o una poesia, di certo una strada piacevole per sperimentare nuovi mondi pieni di parole.
Se poi proprio con le parole non ci sapete fare o se vi capita di essere in compagnia di qualcuno che non parla la vostra lingua, se qualcuno la lingua proprio non ce l’ha o l’ha persa per strada non vi resta che fare come La mosca gentile di Lorenza Gentile che insieme ai suoi nuovi amici non ha bisogno di parole, gli basta un semplice ZzzzzzzzzzZZZZzzzz
Mi ha sempre affascinato l’idea che le parole – cariche di significato e dunque di forza – nascondano in sé un potere diverso e superiore rispetto a quello di comunicare, trasmettere messaggi, raccontare storie. L’idea, cioè, che abbiano il potere di produrre trasformazioni, che possano essere, letteralmente, lo strumento per cambiare il mondo
Storielle divertenti e situazioni in cui anche i lettori più piccini sapranno riconoscersi, si affiancano a illustrazioni in questo libro che aiuterà i bambini a comprendere il significato delle parole e il valore di piccoli (ma fondamentali) gesti di cortesia.
Una bambina determinata e un cucciolo di drago a cui insegnare tutto quello che sa, a partire da quattro parole importantissime: grazie, ciao, scusa, per favore. Il draghetto birichino non sempre sa come usarle, ma passo dopo passo, la piccola Lily lo aiuterà a comprendere il corretto utilizzo di queste "parole magiche".
Lungo il prato dove un tempo pascolavano le mucche, c'era un vecchio muro. Fra le pietre del muro, vicino al granaio, cinque allegri topi di campagna avevano costruito la loro casa.
Tutto comincia con una crepa che a malapena vediamo. Succede quando urliamo o se discutiamo. Parole di rabbia possono aprire crepe fra le persone e allontanarle, ma non è difficile scoprire come piccoli gesti di gentilezza tengono lontana l'oscurità e fanno germogliare splendidi fiori
Dall'autore del “Piccolo Bruco Maisazio”, un libro perfetto per dire: “Ti voglio bene, mamma!” e capire la bellezza di comunicarglielo più spesso
Camillo vuole che le amiche lo aiutino a fare un disegno, ma si dimentica di dire "per favore". Leggi la sua storia, pensata per aiutare i più piccoli a capire l'importanza della gentilezza. Il libro contiene inoltre spunti utili a mamma e papà per stimolare la discussione con i bambini.
Gufo e Scoiattolo sono i migliori amici di tutto il Bosco delle Noci. Quando iniziano a condividere una casa insieme, tuttavia, si ritrovano a dover adattare le loro passioni agli spazi comuni. Un brutto litigio li allontana: riusciranno mai a fare la pace e a recuperare la loro amicizia? Un dolcissimo libro dedicato all'importanza della riconciliazione con chi ci sta a cuore.
Un libro per dire grazie a chi amiamo davvero. Grazie perché mi incoraggi a volare alto, verso le stelle, sempre.
Orso e Anatra sono vicini di casa, ma non potrebbero essere più diversi. Orso è burbero e ama i tempi lunghi, i silenzi, il relax. Anatra no. E quando per il primo si preannuncia una giornata di tranquillità, Anatra compare con mille proposte e proprio non lo lascia in pace. Orso potrebbe spazientirsi, ma Anatra vuole solo che piacergli, che lui le voglia bene. E in fondo si vogliono già bene, in effetti.
Se hai il coraggio di aprire questo libro, troverai una storia (per fortuna!) piena di inseguimenti, luoghi diversi, strani animali e regali misteriosi. Ma oltre alla storia troverai anche istruzioni dettagliatissime per aggiungere effetti speciali davvero incredibili, visto che sarai proprio tu, il lettore, a doverli fare. Un libro da leggere dove ti pare, da giocare, capovolgere, far suonare come un trombone. Anzi, come un'intera orchestra!
Le parole hanno storie avventurose e affascinanti, a volte del tutto inaspettate: conoscerle aiuta a capire meglio la nostra lingua e a usarla con più consapevolezza.
Una gioiosa e tenera dichiarazione d'amore al proprio piccolino: dall'alba al tramonto, tra avventure, giochi e coccole, tanti modi per dire ti voglio bene. Una copertina preziosa e all'interno una cornice per dedicare il libro: un regalo perfetto per festeggiare una nascita, un battesimo, la festa della mamma e del papà.
"Cerca e trova qui nel bosco i cento cuori che ho nascosto!". Riuscirà Orso Bruno a trovare tutti i cuori che ha nascosto per lui Papà Orso? Un libro illustrato per bambini dai 2 anni dedicato a tutti gli amanti del bosco e della sua magia.
Il tempo scorre e le stagioni s’inseguono, e in questo ripetersi l’amore di ogni genitore per il proprio cucciolo si rinnoverà sempre, anche quando diventerà adulto.
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