La Giornata internazionale per i diritti dei migranti
Il 18 dicembre è la Giornata Internazionale per i diritti dei migranti (ve ne avevamo già parlato) e in questa giornata vogliamo ricordare tutti coloro che per diversi motivi hanno lasciato la loro terra con la speranza di un futuro migliore.
Tutto ha avuto inizio 51 anni fa. Siamo nel 1972 e ci troviamo sotto il tunnel del Monte Bianco, quando un camion che dovrebbe trasportare macchine da cucire improvvisamente ha un incidente nel quale perdono la vita 28 uomini lavoratori originari del Mali, in Africa. Erano nascosti da molti giorni dentro quel camion, volevano raggiungere la Francia per cercare un lavoro e condizioni di vita migliori.
Dopo questo episodio le Nazioni Unite iniziano i lavori per la stesura della Convenzione per la protezione dei diritti di tutti i lavoratori migranti e dei membri delle loro famiglie che viene pubblicata il 18 dicembre del 1990.
Dieci anni dopo, nel 2000, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite proclama il 18 dicembre Giornata internazionale per i diritti dei migranti. Ancora oggi non tutti gli Stati delle Nazioni Unite hanno approvato la Convenzione, c’è molto da fare per un futuro in cui a tutti gli uomini vengano riconosciuti i loro diritti senza alcuna distinzione.
Perché la giornata internazionale per i diritti dei migranti è importante per noi
Il tema dei migranti è molto importante per una terra come la nostra, la Sicilia, e per il nostro mare che da anni custodisce le storie di tutti i migranti, sia di quelli che sono arrivati sani e salvi sia di quelli che sono rimasti in fondo al mare. Per loro la nostra isola è solo una terra di approdo, di passaggio, in un viaggio che li porterà in luoghi che possono garantire loro migliori condizioni di vita.
Nella città di Catania e in quella di Lampedusa, diverse sono le associazioni, come il Centro Astalli Civicozero, che accolgono e aiutano i migranti, soprattutto bambini e adolescenti che hanno perso i genitori. Molti sono i volontari, medici, avvocati e insegnanti che guidano i migranti nel loro percorso di integrazione.
A te straniero se passando mi incontri e desideri parlarmi perché non dovresti farlo e perché non dovrei farlo io
Ogni giorno in Italia arrivano molti migranti da paesi lontani, su piccole imbarcazioni, senza ricevere né acqua né cibo. Tra queste persone ci sono uomini, donne e bambini. Purtroppo, molti di loro muoiono in mezzo al mare. Pochi riescono a raggiungere un paese sconosciuto, dove si parla una lingua diversa dalla loro e non sempre vengono accolti nel modo migliore. Alcuni vengono rispediti nella loro terra; quelli che invece rimangono, hanno difficoltà a trovare lavoro, vivono in condizioni di vita precarie.
Non tutti si mettono nei panni di queste persone che arrivano nella nostra terra con la speranza di poter avere un futuro migliore. Uno degli obiettivi dell’Agenda 2030 è quello di ridurre le diseguaglianze tra i popoli. Non dobbiamo dimenticare che i migranti lasciano il proprio paese per fuggire dalla povertà e dalla guerra. Sarebbe bello che ognuno di noi desse il proprio aiuto affinché i migranti possano ricevere ciò di cui hanno bisogno. Così si creerebbe un mondo in cui le persone di ogni nazione e cultura riuscirebbero a convivere.
Aurora P., Sofia P.
Un altro mondo è possibile. Basta cominciare dalle piccole cose!
Conoscere persone che provengono da un mondo diverso dal nostro, ci aiuta a superare i pregiudizi che spesso abbiamo sui migranti. Quante difficoltà queste persone hanno dovuto affrontare per arrivare in Italia, quante ne stanno affrontando e quanto è lungo il cammino per l’integrazione. Spesso abbiamo pregiudizi, ma sono persone esattamente come noi, in cerca di una vita migliore; come noi hanno sogni, speranze, progetti.
Martina D.
Nessun uomo è un'isola
La lettura della poesia Nessun uomo è un’isola di John Donne ci ha fatto riflettere sull’importanza del legame che esiste fra tutti gli esseri umani. Nessuno di noi è solo, siamo tutti connessi e dobbiamo essere uniti contro il dolore e la sofferenza perché siamo tutti uguali e tutti fratelli.
Il tema dell’isola ci accompagnerà nella lettura del libro Casa Lampedusa, di Antonio Ferrara che incontreremo nel mese di marzo.
Ogni vita umana, per quanto piccola, fa parte dell’umanità. La sofferenza di ognuno di noi è la sofferenza di tutti. Dobbiamo essere umani e comprendere il dolore altrui e non esserne indifferenti. Non siamo tante piccole isole, ricordiamo che siamo essere umani e abbiamo bisogno l’uno dell’altro.
Nessun uomo è un’isola di John Donne
Nessun uomo è un’isola, completo in se stesso;
Ogni uomo è un pezzo del continente,
parte della Terra intera e se una sola zolla vien portata via
dall’onda del mare, qualcosa all’Europa viene a mancare,
come se un promontorio fosse stato al suo posto,
o la casa di un uomo, di un amico o la tua stessa casa.
Ogni morte di un uomo mi diminuisce perché
io son parte vivente del genere umano.
E così non mandare mai a chiedere per chi suona la campana:
essa suona per te.
Di
| Einaudi Ragazzi, 2017Di
| Pane e Sale, 2023Di
| EDT-Giralangolo, 2018Di
| Feltrinelli, 2023Di
| Rizzoli, 2018Di
| Zolfo, 2023Di
| Baldini + Castoldi, 2017Di
| Feltrinelli, 2020Di
| Il Castoro, 2018Di
| Feltrinelli, 2022Di
| Feltrinelli, 2020Di
| Garzanti, 2022Di
| E/O, 2012Altri consigli di lettura
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