Dazeroasei

L'alfabeto della paura di Michele Dalai

Tutti hanno paura di qualcosa, grandi e piccoli, e se i grandi dicono che non hanno paura di nulla, allora forse non sono tanto sinceri.

Non bisogna vergognarsi di avere paura, non c'è nulla di male, anzi, a volte aver paura ci aiuta a evitare guai o di farci male. Il problema nasce quando la paura ci impedisce di divertirci, di stare con gli altri, di goderci una gita all'aperto o un pomeriggio a casa a giocare mentre fuori piove. Quante volte per paura degli insetti non ci siamo seduti su un prato? Quante volte siamo usciti di casa con il magone pensando che, se fossimo arrivati ultimi in una gara o in un gioco, sarebbe stata una tragedia? In casi come questi, bisogna tirare fuori il coraggio e affrontare la paura per scoprire poi che, il più delle volte, non c'era davvero nulla da temere.

Michele Dalai ci racconta un segreto: anche le lettere dell'alfabeto hanno paura perché, povere loro, il nome delle loro paure più paurose, quelle che le fanno tremare dalla testa ai piedi, inizia proprio con la stessa lettera. Scopriamo così che A ha paura dell'acqua, B del buio, F del fuoco, I degli insetti, T del temporale e così via. Come fare a non pensarci? Semplice, testa alta e orecchie aperte, ce lo dicono le pagine di questo libro, splendidamente illustrato.

L'alfabeto della paura. 21 storie di lettere coraggiose

Ventuno storie per bambini che vogliono sconfiggere i draghi. Dalla A di Acqua alla S di Solitudine, dalla B di Buio alla V di Virus, ventuno favole brevi, ognuna ispirata a una lettera dell'alfabeto e a una paura diversa, per scoprire modi diversi per far crescere il coraggio.

Illustrazione tratta dal libro "L'alfabeto della paura. 21 storie di lettere coraggiose", di Michele Dalai, Francesca Carabelli, Feltrinelli, 2021

Ci sono 21 racconti per ventuno paure, uno per ogni lettera dell'alfabeto. Certo, questo alfabeto della paura, se lo guardiamo da un altro punto di vista, diventa tra le nostre mani un abbecedario del coraggio. Il bello di questo libro è che non si limita alle solite paure di cui tanti raccontano. C'è una C che ha paura di un cane, e scopre che è sufficiente un po' di attenzione e dolcezza per fare invece amicizia. Una D è disperata all'idea di incontrare il dentista, ma invece del mostro in camice bianco che si aspetta, trova un signore gentile e molto molto bravo. Gli estranei resteranno tali se non gli diamo l’opportunità di conoscerci, i numeri sembreranno nostri nemici finché non scopriremo il modo di prendere confidenza con loro e perfino i quadri possono creare timore e agitazione, con quegli sguardi severi e minacciosi, ma per tutti c’è una soluzione. Resta solo da scoprire se i nostri protagonisti riusciranno a essere forti e impavidi. Io direi proprio di sì, grazie ad amici,  genitori e nonni saggi e gentili e, prendendo esempio da loro, ci riusciremo anche noi!

Illustrazione tratta dal libro "L'alfabeto della paura. 21 storie di lettere coraggiose", di Michele Dalai, Francesca Carabelli, Feltrinelli, 2021

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