Leggere è libertà. La lettura è respiro. La lettura ti consente di vedere il nostro mondo in un modo nuovo e ti invita in mondi che non vorresti mai lasciare. La lettura permette al tuo spirito di sognare. Dicono che il libri siano amici per la vita e io sono d’accordo. L’universo perfetto di te cresce solo quando leggi. Le storie sono ali che ti aiutano a volare ogni giorno, quindi trova i libri che parlano al tuo spirito, al tuo cuore alla tua mente. Le storie sono una medicina. Guariscono. Essi confortano. Ispirano. Loro insegnano. Benedici i narratori, i lettori e gli ascoltatori. Benedici i libri. Sono la medicina per un mondo migliore e più luminoso
È il messaggio dello scrittore canadese Richard Van Camp per la “Giornata Internazionale del Libro per Bambini” che, dal 1967, viene celebrata il 2 aprile, giorno del compleanno dello scrittore Hans Christian Andersen, famoso per le sue fiabe.
La giornata è sponsorizzata, ogni anno, da una diversa nazione membro di IBBY (International Board on Books for Young People) che, a partire dalla sua fondazione, ha condiviso molti premi e progetti che hanno l’obiettivo di incoraggiare la letteratura per l’infanzia e sostenere il diritto di ogni bambino a diventare lettore. Il premio più prestigioso è l'Hans Christian Andersen, assegnato ogni due anni a un autore e a un illustratore che hanno dato un contributo duraturo alla letteratura per bambini.
È un privilegio leggere, saper leggere, ma ancora di più avere qualcuno che legga per te quando ancora non ne sei capace; è allora che ci si immerge in un mondo tutto nostro dove la musicalità delle parole ascoltate si accorda con il mondo che ci circonda e insieme diventano un bellissimo concerto.
Guardare un bimbo che non sa leggere sfogliare i libri è entusiasmante, ma lo è ancor di più vederlo scegliere, decidere se il libro gli piace o no; è bello sentirlo affermare che preferisce un libro invece di un altro e che lo ascolterebbe raccontare all’infinito, esattamente come porta sempre con sé lo stesso orsacchiotto di peluche.
Come è bello lo sguardo della bambina che ascolta la storia, vedere i suoi occhi sgranati sulle illustrazioni, guardarla mentre imita un personaggio e con lui si identifica tanto da mascherarcisi in seguito.
Non si può non percepire la voglia che i bimbi e le bimbe hanno di finire il libro, sfogliare velocemente le pagine per sentire la conclusione della storia e per decidere se è bello.
Pensare che quando impareranno a leggere prenderanno da soli un libro, lo apriranno piano piano, guarderanno prima le figure, poi volteranno le pagine, le leggeranno e assaporeranno ogni parola; perché leggere è viaggiare con la mente, costruire un proprio mondo dove rifugiarsi quando se ne ha voglia, andare ad abitare in posti presi in prestito, cambiare prospettiva, guardare l’altro con occhi diversi, aprire la mente alla fantasia, è uno stimolo sempre maggiore a non smettere mai di sfogliare libri insieme e, come ci insegna lo scrittore Roberto Denti "leggere non deve essere visto come un obbligo, ma per appassionare i ragazzi alla lettura, è fondamentale sentirsi leggere, non importa l’età".
Allora non ne faranno più a meno, saranno dipendenti dai libri, perché leggeranno anche solo per respirare, per imparare, per ispirarsi, per volare, per essere liberi e per scoprire di essere un po’ cambiati.
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