The Last of us: una serie TV apocalittica

The Last of Us, di cui abbiamo già parlato qui, è un racconto di ciò che resta e ciò che va via; di quello che si è perso e di quello che invece è rimasto, nonostante tutto. E soprattutto di chi è rimasto: degli Ultimi di Noi.

L’adattamento da sempre è un campo complesso, soggetto a non poche difficoltà. Soprattutto quando si parla di un Capolavoro come il videogioco The Last of Us, dove la componente cinematografica è già piuttosto preponderante. Il rischio di creare una copia uno a uno dell’originale è sempre dietro l'angolo e sorge inevitabile la domanda: era necessario - salvo ragioni puramente commerciali - trasporre un prodotto di questo tipo?

La serie non risponde con un pieno "sì", ma quella parte di "sì" è sufficiente a convincere. The Last of Us di HBO è il commovente e doloroso viaggio di Joel ed Ellie per trovare una cura all'epidemia che ha infettato il mondo, e soprattutto provare a mantenere quella poca umanità che ancora rimane.

La serie segue fedelmente il prodotto originale, mantenendo lo spirito crudele del mondo post-apocalittico creato da Druckman, dove le sfumature tra bene e male si fanno sempre più labili e conta solo la propria sopravvivenza. Una sensazione costante di fine e desolazione permea tutta la serie e ci si rende subito conto che il nostro senso morale non ha nulla a che vedere con le minacce e le scelte che i personaggi affrontano. Ciò che poi funziona di più sono proprio i cambiamenti rispetto alla controparte videoludica: i personaggi secondari hanno un maggiore approfondimento e nuove storyline, e contribuiscono alla narrazione in modo più sostanzioso. Vi troverete a piangere per episodi dedicati esclusivamente a comprimari e a tifare persino per i “cattivi”, ma in ogni caso rimarrete sempre con un nodo alla gola difficile da sciogliere. Bella Ramsey e Pedro Pascal riescono poi a dare nuove sfumature ai protagonisti, con interpretazioni di altissimo livello.

La serie quindi soddisfa sicuramente chi non ha mai giocato all’opera originale, mentre chi conosce a menadito la storia può godersi gli ottimi cambiamenti operati - anche se forse avrà in parte un effetto di "già visto". Si sarebbe potuto approfondire meglio il finale, ma in generale The Last of Us è una storia potente, cruenta, che racconta del dolore e di come proviamo disperatamente ad affrontarlo, anche durante l’apocalisse.