L’ora delle stelle racconta la storia dell’ospedale Waldfriede, letteralmente “pace nel bosco”, che sorge vicino a Berlino nel primo dopoguerra. Il Waldfriede trasmette da subito un’atmosfera armoniosa, nonostante tutti i problemi iniziali durante la sua costruzione. Noi varchiamo le porte dell’ospedale seguendo Hanna, infermiera appena trasferita lì, che ha perso il suo fidanzato in seguito alla guerra. E, a poco a poco, vediamo l’ospedale che prende forma, sia dal punto di vista fisico con la costruzione di tutte le sale, sia dal punto di vista umano. Infatti, l’interno dell’ospedale è un microcosmo a sé: c’è Hanna, che suscita particolare simpatia nel dottor Conradi, primario e fondatore, le altre infermiere, le domestiche, le cuoche e man mano i medici che si aggiungono, divisi all’interno di tutti i reparti che l’ospedale ha. Gli intrecci che si creano sono di vario tipo tra simpatie, innamoramenti, gelosie e antipatie, ma il Waldfriede, nel momento in cui viene inaugurato dopo mille difficoltà burocratiche, recupera, diventando uno degli ospedali migliori per il macchinario a raggi X e per il reparto di ginecologia.
Berlino 1919. La Grande guerra è finita, ma il cuore di Hanna, giovane infermiera, è oppresso dal dolore per la morte del fidanzato Martin. Non le resta che dedicarsi anima e corpo alla sua vocazione: aiutare gli altri. L'occasione si presenta quando viene assunta all'ospedale di Waldfriede, appena fondato
Ma oltre all’ospedale in sé, che sembra essere quasi un personaggio, la vera protagonista è Hanna, che durante il libro matura, migliora come infermiera, si innamora, si definisce. La vediamo diventare la prima infermiera radiologa, che combatte con il suo trauma irrisolto legato alla morte del suo fidanzato, sentiamo che tra lei e il dottor Conradi c’è un legame, che va oltre quello puramente lavorativo, ma che rimane sempre sotterraneo, essendo lui sposato.
Il medico era a malapena riconoscibile nel suo abito scuro con cravatta abbinata. Erano settimane che Hanna gli vedeva indossare soltanto giacche logore e pantaloni troppo larghi. La trasformazione la spinse a guardarlo un po’ più a lungo di quanto fosse appropriato
Ci sono anche da fronteggiare tutti i problemi del dopoguerra in Germania: l’inflazione, i tumulti politici, le privazioni a cui è sottoposto anche l’ospedale, tra mancanza di riscaldamento, di elettricità, di un telefono.
L’ora delle stelle si configura soprattutto come un omaggio dell’autrice all’ospedale stesso: il libro è infatti basato su avvenimenti reali e sui diari di un’infermiera chiamata Hanna realmente esistita, che descrive proprio quegli anni.
In fondo, come Hanna, alla fine del libro il lettore non può fare a meno di affezionarsi all’ospedale e a tutti quelli che ci lavorano.
Ma non vedeva l’ora di rivedere il Waldfriede. Anche se non andava d’accordo con tutti i membri della famiglia dell’ospedale, voleva bene a ognuno di loro
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