Il cuore dei naga di Lee Yeongdo

Nibilo, forma di comunicazione mentale tipica della specie naga. Questa è una delle prime informazioni che bisogna da subito acquisire per comprendere appieno Il cuore dei naga di Lee Yeongdo (Feltrinelli) e per farci capire che questo non è il solito fantasy alla Tolkien. Dimenticatevi le classiche fate, gli elfi, gnomi, giganti, stregoni e fate spazio a particolarissime specie che popolano questo mondo. Qui gli umani si mescolano con volatili umanoidi e rettiliani e fondamentale diventa la cultura coreana.

Posso ammettere che non è una facile lettura. Se si vuole apprezzare realmente questo romanzo, bisogna accettare che, spesso, dei punti di domanda rimangono tali per interi capitoli. Il mio più sentito consiglio è quello di prendere un taccuino e segnarsi ogni "aiuto" e "suggerimento" che l'autore lascia nel prologo, in modo tale da immergersi totalmente in questo universo.

Qui nulla viene trattato con superficialità e abbellimenti vari, lasciando fin da subito trasparire la cruda realtà che fa parte dei protagonisti. Un libro che è capace di vivere strappandoti il cuore, facendoti affezionare a personaggi che, volenti o nolenti, sono destinati alla strada sbagliata. Il tema da cui parte tutto? Ovviamente una guerra. Sì, perché nulla è altrettanto distruttivo ma, allo stesso tempo, capace di riunire così tanto, anche quando si tratta di creare alleanze con nemici giurati e specie del tutto sconosciute.

Ogni popolo segue una divinità diversa. Com'è possibile quindi riuscire a convivere avendo tradizioni e credenze completamente opposte? Come possono fare gli umani a lavorare insieme a un naga, rekon e tokkebi?

Ma soprattutto, ha senso mandare avanti una guerra e una divisione del mondo solamente per la supremazia di qualcun altro?

Omicidi, misteri, amori, alleanze, religione, natura e guerra si mescolano insieme per dare vita a un gruppo improbabile di personaggi a cui è impossibile non affezionarsi, diventando "parte della ciurma".

L'unico modo per far parte di questo gruppo eterogeneo è iniziare da pagina uno.