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Il cognome delle donne di Aurora Tamigio

Sono nata nel 1976. Quando ero alla scuola elementare ricordo che mia madre firmava normalmente le mie verifiche di scuola come “Bordignon Agnese”, ovvero con il cognome di mio padre. Successivamente, però, man mano che i tempi lentamente cambiavano, quando ero alle medie e poi alle superiori, lei cominciò a firmarsi Battistella Agnese, ovvero con il suo nome da nubile. Questo lo ricordo bene, perché mi allenavo a falsificare la sua firma, casomai mi servisse…

Come tanti lettori, leggo libri per ritrovarmi dentro alle storie e questo è il messaggio che ho colto in questo romanzo: le cose possono cambiare, se in tanti lo vogliono.

Il cognome tuo te lo tieni?
Adesso dice che te lo puoi tenere se vuoi, lo aggiungi a quello di tuo marito... L'ho letto sul giornale...
Non c'è bisogno che lo dice il giornale, basta che lo dici tu quando ti presenti alle persone: Piacere, Patrizia Maraviglia.

Il cognome delle donne (Feltrinelli) è una storia famigliare dove a far la voce grossa possono sembrare a prima vista gli uomini, ma dove, invece, sono le donne a reggere le redini. Da inizio secolo, in una Sicilia dai contorni ancestrali e dall'ambientazione arcaica fino agli anni Ottanta, pieni di musica, progresso e leggerezza.

Rosa, cresciuta in un paesino di montagna, gentile come il suo nome eppure forte e resiliente, per fuggire dalle angherie del padre scappa con Sebastiano Quaranta, uomo semplice e buono.

Il cognome delle donne
Il cognome delle donne Di Aurora Tamigio;

All’origine c’è Rosa. Nata nella Sicilia di inizio Novecento, cresciuta in un paesino arroccato sulle montagne, rivela sin da bambina di essere fatta della materia del suo nome, ossia di fiori che rispuntano sempre, di frutti buoni contro i malanni, di legno resistente e spinoso. Al padre e ai fratelli, che possono tutto, non si piega mai sino in fondo.

In tutta la vita, non aveva mai avuto davvero paura: si era difesa dalle cinghiate di suo padre, non l'aveva spaventata l'idea di lasciare la famiglia per seguire suo marito, non si era data pena di urlare chissà quanto durante i tre parti.

Dall'unione dei due nascono Fernando, Donato e Selma. Quest'ultima, bambina semplice e ingenua, non è per niente una fortuna, almeno questo pensa Rosa. Ed è per questo che è contrariata dall'unione della figlia con Santi Maraviglia, uomo bello, arrivato in paese da chissà dove ma inetto e capace solo di sapersi imporre con la forza, restando comunque una macchietta.

È quando lui diventa legalmente capofamiglia che iniziano i guai e a farne le spese saranno le loro figlie: Patrizia, dallo spirito ribelle, Lavinia, bella, amante del cinema e la più vicina allo spirito di nonna Rosa, Marinella che vive gli anni Ottanta nella sua giovinezza dapprima chiusa e inquieta e poi sempre più aperta al mondo.

Le storie di queste donne si intrecciano con altri personaggi mentre si srotola pian piano il tempo. Dal voto alle donne nel Dopoguerra, all'avvento della lavatrice, ai formaggini Susanna, il cinematografo, le Veneziane degli anni '70, De Gregori, Guccini, l'Unità, i mondiali dell'82, la morte del generale Dalla Chiesa, l'avvento dei CD che sostituiscono in parte i vinili.

Il filo che lega il romanzo è l'eredità femminile, fatta di abilità, consuetudini, pensieri ma anche di cose semplici, materiali, come delle vecchie foto o la vecchia macchina da cucire Singer. I personaggi sono vivi e impariamo a conoscerli mentre crescono nelle loro mille sfaccettature in un romanzo che sa trascinare il lettore, lo incanta e lo cattura. Un romanzo dove la centralità del racconto è l’essere donna, forte o debole, audace o austera, capace di lottare anche senza urlare e, soprattutto, capace di essere sempre resiliente.

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Prima Effe. Feltrinelli per la scuola propone l’incontro con gli scrittori per trasformare la lettura in un’esperienza indimenticabile, per avvicinare gli studenti ai grandi temi dell’attualità offrendo la possibilità di confrontarsi con chi quelle storie le ha scritte. Un viaggio straordinario e a portata di mano, nel mondo e in se stessi. Per organizzare un incontro scrivi a mailto:info@primaeffe.it

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Aurora Tamigio è nata a Palermo nel 1988 e cresciuta a Milano. Successivamente alla laurea in storia dell’arte contemporanea, ha studiato sceneggiatura cinematografica. Dopo aver lavorato come autrice freelance per il cinema, oggi è copywriter e scrive per aziende del mondo della tecnologia e del design. È caporedattrice del magazine di informazione cinematografica Silenzioinsala.com e scrive cortometraggi (L’incontro, Homefish, Signorina Forsepotevo). Alcuni dei suoi racconti sono pubblicati su “La Balena Bianca”, “Crack Rivista” e “Il rifugio dell’Ircocervo”.Il cognome delle donne è il suo primo romanzo, pubblicato da Feltrinelli nel 2023, e vincitore nel 2024 del Premio Bancarella.

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