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Il bambino e il cane di Hase Seishu

Il bambino e il cane provoca un’emozione e una stretta al cuore che chiunque abbia avuto il privilegio di avere accanto a sé un cane, o un altro animale domestico, ben conosce e ci ricorda quanto può essere arricchente questo rapporto e inestimabile ciò che possiamo ricevere in cambio.

In talune occasioni i cani li acquistiamo, li adottiamo o ci vengono donati. Altre volte compaiono davanti alla porta di casa, si fanno trovare vaganti o abbandonati in mezzo a una strada o dentro un cassonetto dell’immondizia vicino la nostra casa nel cuore della notte. Coincidenze? Siamo liberi di pensarlo, ma forse il termine più appropriato è sincronicità.

Gli animali arrivano da noi nel momento esatto in cui devono arrivare perché in qualche modo sono loro a scegliere di entrare nella nostra vita. Erano e sono già parte integrante del nostro karma e noi del loro.

L’essere umano può credere che sia lui a trovare o a scegliere un cane, ma attraverso il suo sguardo ci “riconosce” e questo conduce il nostro cervello ad attivare un’immediata empatia che ci porta a decidere senza remore di stare con lui.

Il bambino e il cane
Il bambino e il cane Di Hase Seishu;

A Sendai, a ridosso delle Alpi giapponesi, davanti a un convenience store, il giovane Kazumasa trova un randagio e decide di prenderlo con sé. Il cane, Tamon, diventa una preziosa compagnia per la madre affetta da demenza. Tamon poi comincerà un viaggio lungo cinque anni. Capace di leggere nel profondo degli animi, diventa per le esistenze smarrite che incrocia un angelo protettore. Tamon continua sicuro il cammino verso sud, riunendosi finalmente al branco che per tutto il tempo ha cercato.

Secondo il celebre scrittore e psichiatra statunitense Brian Weiss, spesso lo stesso animale s’incarna più volte nel corso della nostra vita, facendosi riconoscere da semplici dettagli o particolari atteggiamenti.

Alcuni sciamani pensano che il cane incarni tutti gli archetipi fondamentali, ossia le forme originali delle nostre esperienze.

Degli scienziati affermano che i cani sono esseri magici inviati dalle stelle per insegnare all’uomo l’amore incondizionato e l’altruismo. Non è banale pensare che, oltre a tenerci compagnia e a proteggerci, sia questa la loro missione. I cani non giudicano, non si offendono, non provano rancore o altri impulsi della nostra mente ordinaria.

Con questo non è che sia meglio l’uno o l’altro, che sia più evoluto l’uomo o il cane; l’evoluzione non è solo capacità di adattamento ma anche una questione di anima e di spirito.

Quante volte abbiamo saputo di cani che si lasciano morire dopo la morte del proprio padrone, di cani che “fiutano” prima dei medici la comparsa di malattie, che salvano persone in pericolo, che avvertono prima di tutti catastrofi naturali o che riescono a far capire all’umano la propria ragione di vita? Sempre coincidenze?

Questi e molti altri aspetti sulla “missione” dei cani sono descritti nel meraviglioso romanzo di Hase Seishu, edito Marsilio, che mescola sapientemente ecologismo, etologia e spiritualità orientale.

Il libro ha come protagonista Tamon, un randagio che in un lungo viaggio attraverso le sconfinate e incontaminate Alpi del Giappone, post Fukushima, incontrerà tante persone molto diverse tra loro. Ognuno darà la propria interpretazione a questa nuova amicizia che servirà a cambiare in meglio le loro esistenze e la propria anima. Anche solo per un istante.

Altre purtroppo non coglieranno l’importanza dell’arrivo di Tamon nella propria vita ma sempre per una sottile ragione. Tamon semplicemente compare davanti a loro. Come un regalo inviato dal destino, o come un mamori-gami, in giapponese significa l’angelo guardiano.

Ne è convinto Kazumasa che non si separa da Tamon neppure durante le sue rapine utili a racimolare i soldi per curare la madre malata. O Miwa, costretta a prostituirsi per pagare i debiti del marito, che adduce a Tamon il potere magico non solo di farci sorridere ma di darci coraggio con la sua vicinanza.

Alla fine del suo viaggio Tamon riannoderà il filo del suo percorso, ricongiungendosi col suo speciale branco, e il lettore troverà le risposte alle tante domande che inevitabilmente si porrà. Ma se questo libro si leggerà, oltre che con la mente, anche con il cuore, si troverà molto altro.

Quante emozioni, aiuti e sensazioni gli animali ci possono offrire se sapremo entrare, anche solo per un breve tempo, in empatia con loro! Per questo dovremmo amarli ed esserne grati fino al momento in cui loro decideranno che è giunta l’ora di andarsene in un altro luogo o in un’altra vita.

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