Cult!

Giacomo Poretti consiglia "I promessi sposi"

Un libro dimenticato sul sedile di un aereo da un passeggero distratto. Un attore che quel libro, da ragazzo, lo ha odiato profondamente. Un lungo viaggio con questo compagno inaspettato che, pagina dopo pagina, si lascia scoprire e amare fino a diventare il suo libro di riferimento.

Questo in breve l’aneddoto che Giacomo Poretti ci ha raccontato per consigliare la lettura del suo libro cult: I promessi sposi di Alessandro Manzoni. Un classico della letteratura italiana che, davvero, non ha bisogno di alcuna presentazione e che la maggior parte di noi, un po’ come successo a Giacomo, ha apprezzato solo molti anni dopo averne fatto una prima, obbligata, conoscenza a scuola.
Perché, diciamocelo, può rivelarsi un po’ troppo ostico per studenti dei primi anni della scuola superiore. E, si sa, quando si fa conoscenza con un testo in sonnacchiose, incespicanti, letture di classe e in ore di studio pomeridiano che si vorrebbero dedicare ad altro, mai e poi mai sarà possibile comprendere il valore di un libro e riuscire ad apprezzarne la bellezza.

Ma quando finalmente accettiamo di fare pace con questo testo e, sebbene con un po' di diffidenza, lo riprendiamo in mano e iniziamo a leggerlo, scopriamo qualcosa di completamente diverso da quello che ricordavamo.

Certo, resta un libro a tratti impegnativo, con un’impalcatura narrativa imponente, ma se riusciamo a prenderci il giusto tempo da dedicargli, tutto risulta più semplice e coinvolgente. Così ci perdiamo con tutt'altro spirito nelle vicende di Renzo e Lucia, ci stupiamo a guardare il tutto filtrato dai loro occhi, a vagare con Renzo tra le strade di Milano, a sospirare con Lucia che abbandona i luoghi cari (in quell' "Addio ai monti" che è pura poesia), a indignarci per la povertà del popolo o a ritrovarci con gli occhi lucidi per la peste che dilaga e uccide senza fare distinzioni tra ricchi e poveri, colpevoli e innocenti (come dimenticare la piccola Cecilia e il dolore composto e straziante di sua madre?).
Perché Manzoni ha scritto un libro immortale, con una scrittura fluida, ironica, che si apre in descrizioni bellissime, e che con frasi misurate in un attimo rende evidente la natura di un uomo, bilanciando perfettamente luce e oscurità in personaggi che ha reso eterni e iconici.

E allora, provateci. Se ancora non avete superato l’insofferenza maturata durante la scuola nei confronti di questo libro, ci uniamo al consiglio di Giacomo Poretti e vi sproniamo a farlo. Ne resterete sorpresi.

Altre recensioni Cult!

La posta della redazione

La posta della redazione

Hai domande, dubbi, proposte? Vuoi uno spiegone?
Scrivi alla redazione!

Conosci l'autore

Chiudi

Per poter aggiungere un prodotto al carrello devi essere loggato con un profilo Feltrinelli.

Chiudi

Per poter aggiungere un prodotto alla lista dei desideri devi essere loggato con un profilo Feltrinelli.

Chiudi

Il Prodotto è stato aggiunto al carrello correttamente

Chiudi

Il Prodotto è stato aggiunto alla WishList correttamente