Primavera. Primo sole. Giornate che si allungano. È tempo di passeggiate. C’è voglia di uscire. A Scampia c’è uno splendido parco pubblico, noi la chiamiamo Villa Comunale, è dedicata al tifoso napoletano ucciso durante degli scontri tra ultras: Ciro Esposito.
È enorme, seconda solo alla Villa Comunale di via Caracciolo, la più bella di Napoli. Ci sono centinaia di piante, ed è lo spazio verde pubblico che ospita il maggior numero di tipi di palme del sud Italia. C’è persino un baobab, un albero bottiglia, c’è tanta roba bella, ma c’è soprattutto un albero magico, una magnolia gigante, così grande che i suoi rami quasi toccano terra.
Non puoi non notarla. Tutti attraversano la sua chioma e per qualche minuto riposano all’ombra dei suoi rami in fiore. Tutti siedono sulle sue radici giganti. Io quell’albero l’ho visto diventare maestoso. L’ho visto crescere dal 1994 in poi. Per me è l’albero. L’albero dove riposarsi e leggere, l’albero che mi teletrasporta nel Giardino Segreto, in Alice nel paese delle meraviglie, nei giardini di Kingston.
Quando mia figlia Morena è cresciuta un po’, immediatamente siamo andati a giocare sotto la magnolia. Lei si arrampicava, si dondolava sui rami, prendeva le foglie callose e giganti dell’albero. Potrei stare ore a guardare i fiori bianchi della magnolia di Scampia. Sono giganti. Nel linguaggio dei fiori, la magnolia è simbolo di dignità e perseveranza, ma anche di nobiltà e bellezza superba. È per i monaci buddisti simbolo di purezza.
Morena guardando quei fiori bianchi come fogli di carta mi disse: «Papà si può scrivere sui fiori?» Frasi che solo l’animo innocente dei bambini può regalarti. Ma quella poesia scoccata dalle labbra di una treenne mi fece balenare in mente un’idea: può la nostra magnolia di Scampia far sbocciare libri?
Così tornai alla Scugnizzeria e insieme ai miei collaboratori prendemmo i libri più belli, i libri per bambini, con dello spago li attaccammo ai rami della magnolia gigante. Quel giorno riuscimmo a far sbocciare libri sull’albero più bello di Scampia, che ogni primavera regala fiori bianchi dove scrivere poesie e libri che dondolano dove gli usignoli covano le uova.
Di
| Orecchio Acerbo, 2022Di
| L'Ippocampo, 2018Di
| Salani, 2011Di
| L'Ippocampo, 2023Di
| Einaudi, 2023Ti potrebbero interessare
Hai domande, dubbi, proposte? Vuoi uno spiegone? Scrivi alla redazione!
Per poter aggiungere un prodotto al carrello devi essere loggato con un profilo Feltrinelli.
Per poter aggiungere un prodotto alla lista dei desideri devi essere loggato con un profilo Feltrinelli.
Il Prodotto è stato aggiunto al carrello correttamente
Il Prodotto è stato aggiunto alla WishList correttamente