La redazione segnala

Murgia, Karikò e Cecchettin: l’anno che se ne va ha il volto di tre donne che rimangono

Tre donne per il 2023, tre volti e tre anime che racchiudono lo spirito del nostro tempo e raccontano l’anno che se ne va.

Michela Murgia ci ha lasciati a 51 anni il 10 agosto, nella notte delle stelle cadenti. In maggio aveva confessato in una lunga intervista a Aldo Cazzullo di avere un tumore in fase terminale. Il libro Tre Ciotole, raccolta di racconti, è stato il suo ultimo atto letterario, ma anche una summa del suo pensiero. Di lei non restano solo l’opera da autrice, che spazia dai libri ai podcast, ma anche le tante battaglie fatte per il femminismo e per la libertà. La sua famiglia Queer è insieme esempio e testamento. A Murgia va riconosciuto il merito di aver saputo portare, prima di molti altri, il lavoro dell’intellettuale sui social, rendendolo più fruibile.

Katalin Karikò, 68 anni, ha vinto il premio Nobel per la medicina con il collega Drew Weissman, per aver scoperto come modificare le molecole di mRNA, una tecnologia che ha reso possibile lo sviluppo dei vaccini contro il Covid-19. La storia umana e professionale di Karikò somiglia a un romanzo, incrocia i regimi, la caduta del Muro di Berlino, la discriminazione. Eppure, Karikò ha perseverato e, grazie a lei, siamo usciti dall’incubo della pandemia.

Giulia Cecchettin, 22 anni, è stata uccisa dal suo fidanzato Filippo Turetta. Il suo assassinio ha generato un’ondata di commozione, ma pure di dibattito e consapevolezza sul tema della violenza femminile, senza precedenti. La sorella Elena, 24 anni, ha aperto il vaso di pandora del patriarcato con grande lucidità.

Tre donne, più una, da cui ripartire nel 2024.

Per approfondire

Tre ciotole. Rituali per un anno di crisi

In stato di grazia, come la grande narratrice di Accabadora, Murgia scrive per tutti noi un libro estremamente originale che rimanda a una costellazione di altri grandi libri: Il crollo di Fitzgerald, Lo zen e il tiro con l'arco di Herrigel e L'anno del pensiero magico di Didion.

Contro ogni violenza sulle donne. Come rispondere agli stereotipi, combattere gli abusi e costruire una nuova parità

Questo libro è uno strumento consultabile, internazionale, aperto, per rispondere nel merito agli stereotipi e ai luoghi comuni di chi minimizza le discriminazioni e la violenza di genere. Ma è anche un testo che racconta il cambiamento che c'è stato e quello che ancora deve avvenire, riportando esperienze e storie di lotte che possono diventare fari d'azione anche per le nuove generazioni.

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