La Storia, come finisce la serie tv con Jasmine Trinca

Sono andate in onda ieri sera su Rai 1 la settima e ottava della serie tv La Storia, ispirata al libro di Elsa Morante, per la regia è affidata a Francesca Archibugi.

Nella quinta e sesta puntata (ve ne avevamo parlato qui), Eppetondo perde la vita durante un conflitto con i nazisti; con i soldi che ha lasciato a Ida e Useppe, i due lasciano Pietralata per ritornare a Roma, dove affittano una stanza in casa Marrocco. Finita la guerra, Nino diventa un contrabbandiere, Davide Segre si trasferisce nella vecchia casa di Santina e diventa dipendente dalla morfina.

Nella settima e ottava puntata, Ida e Useppe si trasferiscono in una casa tutta loro, dove ogni tanto va a trovarli anche Nino, insieme alla sua nuova cagna Bella. Ida ricomincia ad andare a scuola e vorrebbe che anche Useppe iniziasse a frequentare la prima elementare; ma il bambino non riesce a stare in classe, fermo, e si agita continuamente.

Cominciano a manifestarsi i primi sintomi della malattia di Useppe: l'epilessia, probabilmente ereditata da Ida, che ne soffriva da bambina. Nuove disgrazie incombono sulla famiglia Ramundo: Nino rimane ucciso in un incidente stradale mentre fuggie dalla polizia; Davide, ormai completamente dipendente dalle droghe, muore di overdose, mentre Useppe bussa alla sua porta.

Ida consulta medici e luminari per guarire suo figlio dall'epilessia, ma le condizioni di Useppe peggiorano settimana dopo settimana. L'unico svago del bambino è uscire con Bella, inventarsi avventure che colmino le sue giornate vuote. Ma purtroppo Useppe non è destinato a guarire e anche lui scompare, dopo un violento attacco epilettico.

L'oste Remo racconta ciò che è stato di Ida, rimasta sola: mai più ripresasi dalla scomparsa di Useppe, la signora Ramundo è stata internata in un manicomio, completamente distaccata dalla realtà.