La redazione segnala

Il fascismo raccontato con le parole del fascismo

Nessuna demagogia. I calli alle mani non bastano per dimostrare che uno sia capace di reggere uno Stato o una famiglia. Bisogna reagire contro questi cortigiani e semi-idoli per elevare questa gente dalla schiavitù morale e materiale in cui è caduta

Benito Mussolini

Dal 7 al 25 ottobre, Fondazione Feltrinelli organizza una serie di incontri nella sua sede di viale Pasubio dal titolo Fascismo in tempo reale – A colpi di parole. L’occasione di questa rassegna è il centenario della marcia su Roma, evento che dà il la alle riflessioni che gli ospiti delle tante serate previste nell’arco del mese: viale Pasubio diventerà il luogo dove confrontarsi, aggiornarsi e capirsi su cosa significhi non solo fascismo, ma tutte le parole che vi girano intorno. Sono, infatti, proprio le parole il perno su cui ruota Fascismo in tempo reale, perché è attraverso di esse che un’ideologia come quella di Mussolini è riuscita a radicarsi in profondità.

Non ne servono tante, tutt’altro. Fondazione Feltrinelli ne ha scelte sei, le più significative, quelle che ancora oggi ci inquietano per il loro portato storico e ideologico: nazione, odio, interpretazioni, potere, capi, retoriche. Attraverso tre presentazioni librarie e tre letture spettacolarizzate, gli incontri vogliono indagare «la rabbia, il rancore, il rimpianto, la sconfitta e la voglia di nuovo impegno di un’Italia che cambiava» e che si è trasformata nel regime del Ventennio.

Parleranno di parole gli esperti della materia come Vera Gheno, linguista e autrice, tra gli altri, delle Ragioni del dubbio, ma, al di là della semantica, ci si concentrerà anche e soprattutto sugli effetti. Si parlerà di sogni totalitari con Christian Raimo e di crollo della democrazia con Federico Fornaro, delle cronache giorno per giorno del fascismo con Ezio Mauro e Giovanni Scirocco, delle parole di retorica di Mussolini con David Bidussa, ma anche di quelle di scherno. Si tenteranno, insomma, una serie di risposte convincenti alla domanda, isolata e posta ingenuamente, «che cos’è il fascismo?» attraverso le parole, gli eventi fondamentali e la retorica del tempo.

Il 21 ottobre, inoltre, sarà l'occasione, all'interno di una rassegna ricca e articolata, per presentare il 56° Annale della Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, con la presenza di Giovanni De Luna. L'incontro si intitolerà Fascismo e storia d'Italia, e vedrà la partecipazione e gli interventi di Valentina Pisanty, Leonardo Mineo e David Bidussa, per un dialogo più serrato sulla relazione tra storia e fascismi. 

Gli incontri imperdibili

Venerdì 7 ottobre, 18.30: #VISIONI, con la lettura pubblica degli attori del Teatro Piccolo, Voglio tutto. Il sogno totalitario. Intervengono la storica Giulia Albanese e lo scrittore Christian Raimo.

Lunedì 10 ottobre, 18.30: #ODIO. A seguire la lettura pubblica La parola dello sberleffo. La distruzione dell’avversario, con la sociolinguista Vera Gheno. Modera Marco Ardemagni, voce di Radio 2 Caterpillar Am.

Venerdì 21 ottobre, 18.00: l'incontro Fascismo e storia d'Italia, per la presentazione del 56° Annale della Fondazione Giangiacomo Feltrinelli. All'incontro, Giovanni De Luna, Valentina Pisanty, Leonardo Mineo e David Bidussa.

Sabato 22 ottobre, 18.00: nell’ambito del festival Che Storia!, a cura di Fondazione Feltrinelli, #TRASFORMZIONI, con la presentazione del libro L’anno del fascismo. 1922. Cronache della marcia su Roma di Ezio Mauro.

Domenica 23 ottobre, 18.00: #CAPI, con la presentazione del libro di David Bidussa, Benito Mussolini. Scritti e discorsi 1904 – 1945.

Tutti gli incontri si tengono in presenza negli spazi di Viale Pasubio 5 e in streaming su fondazionefeltrinelli.it. L'ingresso è libero fino a esaurimento posti, e il programma completo è disponibile su www.fondazionefeltrinelli.it.

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