C'è un nuovo re degli scacchi

C’è un nuovo prodigio nel mondo degli scacchi.
Si chiama Hans Niemann, ha 19 anni, è americano e ha battuto al terzo turno del torneo di St Louis il 31enne campione del mondo norvegese Magnus Carlsen.
Il risultato non è stato privo di conseguenze clamorose e di strascichi polemici. Carlsen si è immediatamente ritirato dal torneo, il primo ritiro della sua intera carriera, dando come unica spiegazione un tweet in cui ha postato un video di José Mourinho nel quale l’allenatore portoghese, dopo una sconfitta in cui non era d’accordo con le decisioni degli arbitri, affermava: “Se parlo mi metto in grossi guai”. Non è chiaro a cosa si riferisse Carlsen, ma circolano indiscrezioni secondo cui il campione crede di essere stato spiato durante i preparativi per il match.
Spionaggio negli scacchi?
Ebbene, c’è un precedente: durante la finale per il titolo mondiale del 1986, dopo avere perso tre partite di seguito contro il suo compatriota e storico rivale Anatolij Karpov, il russo Garry Kasparov licenziò uno dei suoi assistenti, sospettandolo di avere passato informazioni sulle proprie tattiche all’avversario. Il giovanissimo Niemann, da parte sua, ha reagito commentando: “Gli scacchi parlano da soli. Deve essere imbarazzante per il campione del mondo perdere con un idiota come me. Mi dispiace per lui!” Una cosa è certa: i campioni di questo gioco che attira milioni di appassionati in tutto il mondo sono spesso precoci. Lo stesso Carlsen diventò Gran Maestro ad appena 13 anni.
Vedremo se l’astro nascente americano gli toglierà lo scettro di re degli scacchi.