Incontrarsi in libreria

Le librerie sono anche un luogo di ritrovo, di condivisione, di appuntamenti tra amici e conoscenti, un posto dove scambiare quattro chiacchiere, sbirciare le novità, approfondire i propri interessi, e, proprio come succede al bar, incontrare qualche faccia nota che fa piacere rivedere o anche solo qualcuna/o che casualmente si aggira tra gli scaffali e di cui si vorrebbe fare la conoscenza.

In tanti anni di lavoro mi ha sempre divertito vedere persone che si urtavano, si riconoscevano e si salutavano con calore, oppure qualche lettore farsi avanti timidamente per salutare il proprio scrittore preferito che proprio in quel momento era presente in libreria, per una foto, un autografo, o semplicemente un saluto e una battuta. In Stazione a Milano, o in Duomo, luoghi di passaggio, sono situazioni capitate spesso, e anche a me l'incontro fortuito con un vecchio amico o magari un ex compagno di scuola ha fatto sempre molto piacere. In più mi ha permesso di fare la conoscenza di tanti personaggi, a cui poi - immancabilmente - chiedevo se avessero voglia di autografare le copie dei loro libri, per renderli ancora più graditi e speciali!

Qualche anno fa, nel 2018, per l'evento Bookcity Milano al Castello Sforzesco, mi dovevo occupare di portare, nelle varie sale in cui si tenevano gli incontri, i libri presentati, assistendo ad una dozzina di appuntamenti molto interessanti. Uno di questi è stato quello con un'autrice straordinaria, la canadese Miriam Toews, che nell'occasione raccontava Donne che parlano (Marcos y Marcos), romanzo ispirato ad una storia vera in cui un gruppo di donne sottomesse, abituate ad ubbidire, deve prendere in mano il proprio destino e decidere come reagire  ai soprusi e alla violenza maschile nella loro comunità.

Grazie alla cortesia e alla collaborazione dello staff della Casa editrice, ci siamo accordati per il passaggio della gentile scrittrice il giorno dopo in Feltrinelli Stazione Centrale, e la sorpresa è stata grande quando, più o meno nello stesso momento, si è presentata in libreria anche Simonetta Agnello Hornby, di cui in quei giorni usciva la graphic novel La menullara (Feltrinelli), realizzata, in collaborazione con il fumettista e illustratore Massimo Fenati, a partire dal suo straordinario successo d'esordio, pubblicato per la prima volta nel 2002.

Per entrambe è stata una grande opportunità, così come per tutti i presenti: avere allo stesso tavolo due scrittrici, due donne eccezionali, affini tra loro per molti aspetti, con un vissuto importante e profondo, doloroso, la stessa forza e la stessa determinazione nel perseguire una solidarietà femminile di rispetto e dignità.

Un'occasione veramente inaspettata e insperata, un incontro che rimarrà nel cuore e nella memoria.