I fan dei manga sono sempre in trepidante attesa per la trasposizione cinematografica della propria saga preferita, soprattutto se il trailer, che è stato diffuso i primi giorni di luglio, sembra anticipare risvolti inaspettati.
Tutti gli appassionati di Solo leveling dovranno aspettare ancora qualche mese per il debutto dell’anime, previsto per l’inverno 2024, mentre più vicina è la data di uscita del 14° numero, prevista per 23 agosto.
Misteriosi portali collegano il nostro mondo a pericolosi dungeon in cui dimorano terrificanti mostri, mettendo a rischio la vita degli esseri umani. Degli eletti con poteri speciali, chiamati "hunter", combattono per contrastarli
Per ingannare l’attesa ripercorriamo la storia della saga e le sue vicende editoriali, il tutto arricchito da qualche piccola curiosità.
Solo leveling nasce dalla penna del coreano Chugong come light novel, un genere che si differenzia dai manga per la minore presenza di illustrazioni. Nel 2016 la saga viene divisa in capitoli e pubblicata prima su una piattaforma digitale e poi in cartaceo.
Il 2018 è l’anno dell’adattamento digitale a manhwa (termine coreano per manga) e nel 2021 la saga viene pubblicata finalmente anche in Italia.
I fatti si svolgono in una Seul ultramoderna e distopica invasa da portali, chiamati gate, che connettono la Terra a un mondo popolato da mostri, i Dungeons. Delle persone comuni, dette Hunter, ricevono particolari abilità per contrastare e rimandare nella loro dimensione le creature malvagie.
Con l’obiettivo finale di chiudere tutti i portali che si stanno aprendo in ogni Paese del mondo, gli Hunter sono divisi in squadre e in categorie.
Tra loro c’è anche Jinwoo Sung, un ragazzo che accetta l’incarico per pagare le spese mediche della madre e che viene relegato al grado E, il più basso, in cui si distingue per i suoi scarsi risultati, che ben presto attirano su di lui il soprannome di arma più debole dell'umanità.
In seguito però a un incidente il protagonista acquisisce dei nuovi poteri che lo rendono un cacciatore potente ed efficiente.
Inizia così la sua scalata per diventare il migliore Hunter della Terra.
Solo leveling ha una struttura molto complessa e articolata.
L’anima fantasy della saga, riconoscibile nei suoi elementi più tipici come la presenza di mostri contrasti da guerrieri buoni, si intreccia a degli scenari – seppur distopici – reali. Le vicende non interessano solo la Corea del Sud ma anche altri Paesi, come l’America, il Giappone e la Cina.
Particolarmente complesso è anche il sistema dei personaggi, numerosi come le categorie in cui sono stati raggruppati.
Tutti gli Hunter, indipendentemente dallo Stato di provenienza, appartengono a una scala che va dal grado E - il più basso a cui appartiene il protagonista – al grado S, il più alto. Esiste in realtà uno step superiore a cui possono accedere solo i migliori cinque Hunter che devono avere una forza pari a quella di un Paese e superare diverse missioni prima di ottenere questo titolo.
Gli hunter sono coreani, americani, giapponesi e cinesi, ognuno con un’abilità unica.
Come ogni fantasy non posso mancare i sommi capi. Dalla parte del bene abbiamo i Governanti, creature simili agli angeli, con elmi, vesti e ali bianche che guidano schiere di soldati “luminosi”. All’estremo opposto invece ci sono i Monarchi, i signori del Caos che generano i Dungeons.
Ma non può mancare l’entità creatrice e inavvicinabile, la più potente: l’Essere Assoluto. Da lui ha avuto origine ogni cosa, compresa la luce e il buio che ha comportato la divisone tra Governanti e Monarchi.
Ci sono poi le Ombre, spiriti di mostri uccisi da Jinwoo Sung che addestra come un esercito quando diventa Monarca delle Ombre.
Il punto di forza della narrazione è sicuramente la doppia vita Jinwoo Sung che lo vede da un lato Hunter e dall’altro un player a tutti gli effetti con delle missioni quotidiane da svolgere che gli faranno guadagnare punti anche nella carriera da hunter, perdendo però giorno dopo giorno la sua umanità.
Il racconto sembra infatti che segua lo schema di un videogioco, rafforzato anche da termini attinti dal gergo del gaming: dopo una breve introduzione c’è un primo, semplice compito a cui seguono allenamenti vari e incarichi sempre più difficili.
Altro elemento focale, tipico del genere isekai (per approfondire leggi qui), è la presenza di tre dimensioni parallele: il piano reale di Seul si intreccia al mondo dei Dungeons e alla sfera dei player.
Una seconda protagonista è la violenza, che muove le gesta di tutti i personaggi e sembra essere l’unica possibilità di salvezza, in un vortice di pericoli, salvataggi, vittorie e punti di alta tensione che non lasciano scampo a nessun lettore.
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