Girl from the other side di Nagabe: la recensione di La Scimmia Blu

So già cosa state pensando, dato che siamo vicinissimi a Natale questa videorecensione sarà un consiglio pieno di ottimi propositi di bimbi buoni che ricevono regali e bimbi cattivi che ricevono carbone. Ma la realtà è un po' più complessa e meno zuccherosa di così...

E anche questa volta Valentina non ci delude e ci consiglia una bella fiaba familiare da leggere davanti all'albero addobbato, una fiaba solo un po' più dark. Stiamo parlando di Girl from the other side, di Nagabe

Luci e oscurità sembrano combattersi in un tempo molto distante dal nostro. Niente di particolarmente nuovo, il solito dualismo bene e male, i buoni che cercano di proteggersi da mostri con lunghe corna e musi affusolati. Eppure...

Girl from the other side. Vol. 1

Un tempo in una terra molto lontana, vi erano due regni. In uno, "l'esterno", risiedevano creature dall'aspetto grottesco il cui tocco portava un maledizione. Nell'altro, "l'interno", c'era un rifugio sicuro per gli esseri umani. L'incontro fatidico tra due abitanti dei regni in guerra, che non avrebbero potuto incontrarsi, fa sbocciare questa piccola storia

Eppure questa divisione tra male e bene non è così netta come possiamo immaginare. Nell'intersezione tra i due mondi ci sono due personaggi: Shiva, una bambina che sta aspettando il ritorno di sua nonna, e il maestro, un estraneo che indossa abiti umani. 

I due vivono in una casetta nel mondo esterno e si prendono l'uno cura dell'altra, come una piccola famiglia. Di certo, anticonvenzionale.

Nella quotidianità della loro vita devono stare attenti a una cosa: non toccarsi mai, altrimenti Shiva potrebbe essere contagiata dalla maledizione del maestro.

Il loro vero passato resta nascosto tra le pieghe del tempo, dove neanche loro riescono ad arrivare e si svelerà piano piano, volume dopo volume

Come un'antica fiaba, Girl from the other side si rivela al lettore come una storia complessa e più sfumata rispetto a quanto si possa pensare. 

Lo stile di Nagabe ha un taglio molto occidentale, che non terrorizza, ma che sa tenervi sulle spine

E voi, lo leggerete sotto l'albero? 

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