Brunilde Saltamerenda, otto anni, morbidi ricci castani, è a casa con un brutto raffreddore, affidata a una vicina; i suoi genitori sono stati costretti ad andare a lavorare in città e lei riposa nel suo letto, con indosso il suo pigiama preferito, in compagnia dei suoi gatti Giunki, Slotty e Annibale. All’improvviso, ad Acquasplendente trema la terra, i muri e i mobili di casa di Brunilde, il suo cuore, trema tutto quanto. La strada tra Acquasplendente e la città è bloccata: i genitori di Brunilde non possono raggiungerla.
Inizia così Gli strani gatti di Brunilde Saltamerenda, di Melissa Panarello con illustrazioni di Paola Siano: una storia incoraggiante su identità, mutamento, crescita e magia adatta ai bambini del secondo ciclo della scuola primaria. Melissa Panarello è alla sua prima prova con un romanzo per bambini ma, oltre alle opere destinate agli adulti, è già autrice di un romanzo per giovani lettori, Cuori arcani e di un podcast di racconti per bambini e i loro genitori, C’era una volta e c’è ancora, storielibere.fm.
Melissa Panarello rende protagonisti di un romanzo tre gatti da lei molto amati, Giunki, Slotty e Annibale, ciascuno descritto con un proprio netto carattere (e solo chi ha avuto l’onore di accudire un gatto sa quanto ognuno di questi felini possa mostrare caratteristiche uniche e personali). Sono loro i gatti di Brunilde, quei gatti tanto amati da operare una magia...
Brunilde non se la sente di fuggire senza i suoi gatti, anche se rimanere in casa è sempre più pericoloso, perché le scosse continuano. Ma il terremoto ha cambiato tutto e ha permesso alla magia di prendere forma; così il desiderio di Brunilde che i suoi felini diventino bambini si avvera e, all’improvviso, al posto di Giunki, Slotty e Annibale ci sono tre strani bambini mai visti. Tre piccoli pestiferi, difficili da tenere a bada perché dietro l’aspetto umano sono rimasti del tutto dei gatti e, si sa, i gatti fanno quello che vogliono loro.
Rimanere in paese, in mezzo a palazzi instabili, probabilmente danneggiati dalle scosse, non è sicuro, così gli sfollati, inclusi Brunilde e i suoi gatti, si rifugiano in mezzo al bosco, dove niente può crollare. Ma lì, per Brunilde e per i suoi gatti trasformati in bambini, le cose si complicano. Brunilde dovrà, per ritornare finalmente a casa, imparare che “la paura muove le montagne, ma l’amore le rimette al loro posto” e i bambini gatti dovranno comprendere che non c’è libertà senza regole che permettano allo spazio degli altri di esistere.
Nel mondo degli Strani gatti di Brunilde Saltamerenda, che tanto somiglia al nostro, le emozioni, sia positive che negative, sono trasformative, operano il cambiamento, a patto però che si abbia il coraggio di attraversarle, senza tacitarle, negarsele o nasconderle. E a volte è possibile creare delle alleanze dove non sarebbe mai sembrato plausibile, alleanze salvifiche, perché Brunilde e i suoi compagni gatti proprio questo insegnano: che l’amore e l’amicizia sono l’unica salvezza possibile e che la vera magia è uno sguardo attento e pieno di partecipazione verso gli altri. Perché “casa non è dove sei, ma con chi sei”.
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