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Animali fantastici. I segreti di Silente

Devo ammettere che ero perplessa da questo libro. Quando si tratta di sceneggiatura, si pensa sia più semplice e immediato guardare direttamente il film e che la lettura delle battute non si rivelerà interessante, a meno di essere un vero appassionato del genere. Avevo visto i due film precedenti, Animali Fantastici: dove trovarli e I Crimini di Grindelwald, mi erano piaciuti, ma senza farmi impazzire, poiché le scene, cupe e spesso veloci, erano rimaste impresse nella mia memoria giusto il tempo sufficiente a carpire il senso della trama e capire che costituivano il doppio prequel di Harry Potter.

Con l’uscita del terzo libro, quindi, ho preferito leggere la sceneggiatura e con grande stupore mi sono ricreduta; leggere Animali Fantastici: I Segreti di Silente, seguendo direttamente i dialoghi, mi ha coinvolta in prima persona in questa nuova avventura di Newt Scamander & co, e quasi non credo a come la lettura abbia trasformato qualcosa destinato agli schermi in un’esperienza unica che consiglio vivamente!

Lo dice tra l’altro anche Lally, la furba e simpaticissima insegnante di Incantesimi: “Lo sai come si dice: un libro ti porta intorno al mondo, è facile. Non devi fare altro che aprirlo.”

E questo è ciò che realmente accade. Ho girato il mondo in compagnia di maghi e streghe, assistito a battaglie, origliato sotterfugi, mi sono ritrovata in mezzo ad una folla di gente in preda alle elezioni e ho cullato la creatura più fantastica di tutto il mondo magico: un Qilin!

Animali fantastici. I segreti di Silente. Screenplay originale

La sceneggiatura ufficiale di "Animali Fantastici. I Segreti di Silente" completa perfettamente l'esperienza del film, e invita i lettori a esplorare ogni scena del copione scritto da J.K. Rowling e Steve Kloves. Sono inclusi contenuti speciali inediti e contributi di David Yates, David Heyman, Jude Law, Eddie Redmayne, Colleen Atwood e molti altri.

Come nei due precedenti libri, la storia è ambientata negli anni ’20 del secolo scorso. Si apre con Silente che scende da un treno in una stazione londinese per dirigersi verso un’elegante sala da tè. Poco dopo, questi viene raggiunto da Grindelwald che, sedendosi al suo tavolo, rivela la sua intenzione di distruggere il mondo Babbano, così da regnare senza più nascondere la sua autentica natura. In quello stesso brano, Grindelwald ricorda a Silente il loro patto di sangue siglato in gioventù che impedisce al mago di combattere contro di lui. A questo punto, Silente, un po’ alla Tolkien, chiama attorno a sé un gruppo di persone del tutto diverse tra loro, come maghi, streghe e un babbano, ma accomunati da astuzia,  coraggio e bontà d’animo. Alla loro guida Silente pone il Magizoologo Newt Scamander, poiché possa condurli nella lotta contro il mago più pericoloso del pianeta.

Nel frattempo, a Berlino si riunisce il Ministero Magico tedesco che assolve Grindelwald da tutti i crimini commessi in passato ai danni della comunità dei Babbani, permettendogli in tal modo di candidarsi a divenire Supremo Pezzo Grosso, distruggere il mondo Babbano, dominare il mondo magico, ed evitare che il primo contamini il secondo.

Il piano vaneggiato da Grindelwald è un chiaro riferimento alla Germania hitleriana. Tuttavia, l’odio del mago affonda le sue radici in motivi personali: il maltrattamento subito dai Babbani negli anni che precedono la nostra storia.

Silente, invece, nel costituire la sua squadra, sembra voler dimostrare che le differenze tra il popolo magico e babbano rappresentano potenzialmente la forza di chi si unisce per raggiungere un obiettivo condiviso; in altre parole, che si sia un potente mago o un comune Babbano, coraggio e sentimenti puri avranno la meglio, come dimostra Jacobs, che impone i suoi sentimenti alle regole del Mondo Magico e salva la strega Queene.

In questa storia fantasy, ho trovato molti riferimenti a temi di estrema attualità: molto chiara l’attenzione sulle differenze tra popoli e generi; altrettanto rilevante è il tema della fratellanza, palesato nel rapporto tra Newt e suo fratello Theseus, nonché tra Albus Silente e suo fratello; terzo ed ultimo, è il tema del desiderio di appartenenza a qualcuno o a qualcosa, evidente nelle parole del produttore:

(…)Credence desidera più di tutto l’appartenenza. E nel profondo del cuore sa di non poter contare su Grindelwald. È anche molto malato: l’Obscurus sembra divorarlo ogni minuto di più. Mentre affronta la propria caducità, cerca di scoprire qual è il suo posto

David Heyman

La sceneggiatura scritta da J.K. Rowling e da Steve Kloves funziona in ogni aspetto e tutti i pezzi del puzzle, apparentemente disposti a casaccio all’inizio della narrazione, si riuniscono per formare un quadro perfetto, sciogliendo tutti gli enigmi entro la fine.

La casa editrice Salani ha scelto di cambiare la copertina del libro: mentre le due precedenti edizioni sono state disegnate e curate da Minaphora Minalima, ne I Segreti di Silente appare una fenice infuocata diretta verso un enorme palazzo svettante su una montagna, a voler evidenziare la prima apparizione di Hogwarts nella fortunata saga. Ad ogni modo, gusti personali e affezioni collezionistiche a parte, trovo la copertina azzeccata e bellissima!

Il corpo del testo è arricchito da schizzi e disegni, anch’essi di Minalima, vedute paesaggistiche fantastiche, bozzetti dei costumi e commenti degli addetti ai lavori tesi a spiegare meglio atteggiamenti e scelte dei personaggi.

È incredibile come l’Autrice sia riuscita a ricamare una storia partendo da un progetto nato per aiutare i bambini in difficoltà; è questa una storia che vivifica a tal punto questo mondo da farlo apparire vero, realizzando su carta, prima che nello schermo, il “mirabile artificio” che è il cinema. (G. Tornatore)

Una delle cose che ho sempre amato dei film di Harry Potter e di tutto il mondo magico è l’idea che noi viviamo nel nostro mondo e che alla porta accanto, quasi spalla a spalla con noi, esiste un’altra realtà più fantastica ed emozionante

Eddie Redmayne – Newt Scamander

Ancora una volta, la signora Rowling ha fatto centro!

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