Cult!

Lolita: il cult di Scott Spencer

Due storie di amore, di erotismo, di impossibilità. L’autore di Un amore senza fine, ci racconta nel video qui sotto quanto lo scandaloso libro di Vladimir Nabokov (qui nell'edizione Adelphi) sia stato d’ispirazione per uno dei suoi romanzi più famosi.

Lolita
Lolita Di Vladimir Nabokov;

Dopo trentasei anni rileggo Lolita di Vladimir Nabokov, che ora Adelphi ripresenta... Trentasei anni sono moltissimi per un libro. Ma Lolita ha, come allora, un'abbagliante grandezza. Che respiro. Che forza romanzesca. Che potere verbale. Che scintillante alterigia. (Pietro Citati)

In occasione della presentazione della nuova traduzione di Un amore senza fine per Sellerio, al Salone del libro di Torino 2023, abbiamo intervistato Scott Spencer (ecco la nostra intervista all'autore e la nostra recensione al libro) chiedendogli anche di rivelarci il suo libro cult: Lolita di Nabokov, un’opera tanto disturbante quanto riuscita perché scritta in maniera impeccabile.

È uno di quei personaggi che ci provoca perché ci fa provare empatia per qualcuno che sta fuori da ciò che consideriamo un comportamento accettabile; allo stesso tempo vediamo in lui qualcosa di imponente

Scott Spencer

Il punto di vista della prima persona accompagna il lettore nell’abisso delle sue manie, del suo dolore, del suo amore malato, ma quando lo scrittore è bravo finisci per comprendere le ragioni del suo personaggio, quasi assecondare la sua ossessione e abbattere ogni legge morale. Vladimir Nabokov però non è solo bravo, è il migliore nell'aver fatto questo, ed è difficile sopravvivere al suo paragone, come afferma lo stesso Spencer.

In Un amore senza fine, come in Lolita, c’è l’io del protagonista, c’è una storia d’amore totalizzante ed erotica, c’è una visione distorta dell’oggetto adorato. La differenza sta nell’età dei personaggi, adolescenti nel caso di Spencer, troppo distante tra l'adulto Humbert e la piccola Lolita di tredici anni, nel caso di Nabokov. In entrambi i casi, però, le singolarità di Jade e Dolores vengono offuscate dalla cieca volontà di David e Humbert di possederle, al di là dei divieti imposti dalla famiglia, nel caso di Spencer, o dai limiti della decenza sociale per Nabokov.

Se David è preso da una follia impetuosa e senza controllo, che va al di là di quel malessere che tutti noi proviamo alla fine del primo amore, i deliri di Humbert sono freddi, calcolati, il lettore è in grado di seguirne il filo fin quasi a comprendere e immedesimarsi nei suoi pensieri chirurgici, nonostante sia auspicabilmente meno comune il contesto attorno. Non può esserci lieto fine, in nessuno dei due casi.

Se si è alla ricerca di un viaggio psicologico, di un’immersione nelle interiorità più spigolose che questi personaggi portano in scena, senza alcuna vergogna, allora Un amore senza fine e Lolita fanno per voi, per chiedersi finalmente, almeno una volta, «cosa significa stare dalla parte del cattivo?»

Dentro il mondo di Lolita insieme a Maremosso

Non perderti tutti gli articoli su uno dei classici più importanti di Vladimir Nabokov.

Il libro ha da poco compiuto 65 anni, ma continua a tenerci incollato alle sue pagine: leggi l'approfondimento e ripercorri la nascita e la storia di Humbert e la piccola Lolita.

Puoi metterti comodo e guardare l'omonimo film diretto da Stanley Kubrick, non prima di aver letto l'articolo scritto a distanza di 60 anni dalla pellicola che ha reso celebre il libro da cui è tratto.

Infine, se vuoi conoscere la vita e la bibliografia di Vladimir Nabokov, spulcia nel nostro shop per non perderti la biografia e le opere dell'autore.

La posta della redazione

La posta della redazione

Hai domande, dubbi, proposte? Vuoi uno spiegone?
Scrivi alla redazione!

Conosci l'autore

Vladimir Vladimirovic Nabokov nacque da una famiglia della vecchia nobiltà russa che, dopo la rivoluzione del 1917, emigrò in Occidente. Completati gli studi a Cambridge, visse in Inghilterra, Francia e Germania, acquistando, con i suoi primi scritti in russo, sotto lo pseudonimo di «Sirin», vasta notorietà nell’ambiente dei suoi compatrioti emigrati. Nel 1940 si trasferì negli Stati Uniti, dei quali cinque anni dopo prese la cittadinanza. Da allora scrisse in inglese e tradusse in questa lingua alcune delle sue opere precedenti. Per undici anni insegnò Letteratura Russa alla Cornell University di Ithaca; negli ultimi anni visse in Svizzera, a Montreux, alternando l’attività letteraria alle sue appassionate ricerche di entomologo.Preceduto da un esordio poetico, con liriche di stampo simbolista, nel 1926 uscì il suo primo romanzo, Masenka, cui seguirono: Re, donna, fante (1928), una parodia del romanzo tradizionale; La difesa (1929), una storia di scacchi, argomento prediletto da Nabokov per la sua carica metaforica; L’occhio (1930), vicenda quasi pirandelliana di un russo emigrato a Berlino; Camera oscura (1932), sulla falsariga di un poliziesco; l’enigmatico Gloria (1933); Invito a una decapitazione (1935), racconto di sapore kafkiano. Queste opere rivelano l’altissimo livello dell’«ibrido» culturale di Nabokov, che riesce a fondere temi e modi della letteratura russa (lo sdoppiamento esistenziale dostoevskiano, il grottesco gogoliano) con la raffinata consapevolezza dei mutamenti che, tra le due guerre, stavano rivoluzionando le forme e l’idea stessa del romanzo.Il passaggio alla lingua inglese provocò un ulteriore approfondimento dell’intensa ricerca formale già in atto, così come il contatto con una diversa realtà sociale offrì nuove occasioni e verifiche al tema di fondo della narrativa di Nabokov: la frammentazione dell’identità individuale nella società contemporanea. Nacquero così La vera vita di Sebastian Knight (The real life of Sebastian Knight, 1941) e I bastardi (Bend Sinister, 1949); poi i romanzi di vita americana, primo fra tutti Lolita, che, pubblicato nel 1955 dall’Olympia Press di Parigi, rivelò improvvisamente a un pubblico mondiale il nome di Nabokov. Il romanzo, intriso di sperimentalismo «europeo», offriva nello stesso tempo una straordinaria immagine «interna» dell’America, con i suoi miti e con le sue ossessioni (soprattutto il sesso). Notevole fu la sua influenza sugli stessi narratori americani della nuova generazione (in particolare John Barth). Seguì Fuoco pallido (Pale fire, 1962), che tornando all’ambiente, già ironicamente esplorato in Pnin (1957), dei colleges americani (una realtà apparentemente decorosa ed efficiente, ma sotterraneamente ambigua e violenta), fornisce forse la prova più matura della maestria formale di Nabokov: dal tessuto lessicale alla stessa struttura narrativa che, muovendo da una duplice invenzione (un poema alla Pope e il suo dotto, tortuoso commentario), si scompone in un infinito gioco di specchi, allusione alla non-identità dell’arte e del suo artefice. Ada (Ada or ardor: A family chronicle, 1969) offre una sintesi suggestiva dell’arte di Nabokov. In questo romanzo tornano, stravolti da una scrittura ironicamente senile, le sue monomanie tematiche: la duplicità ambigua del reale, la passione del gioco, del puzzle, l’ossessione del sesso, qui spinto fino all’estremo narcisistico dell’incesto. Tra i racconti di Nabokov vanno citati quelli raccolti in La dozzina di Nabokov (Nabokov’s dozen, 1958) e in Quartetto di Nabokov (Nabokov’s quartet, 1967); tra i romanzi più tardi Cose trasparenti (Transparent things, 1973) e Guarda gli arlecchini! (Look at the arlequins, 1974). Parla, ricordo (Speak, memory, 1967), elogio della funzione preservatrice della memoria, è la ricerca autobiografica del passato russo cancellato dalla storia. Eccellente critico di letteratura russa, Nabokov è autore di uno splendido studio su Nikolaj Gogol’ (1944) e di una traduzione inglese, commentata, dell’Evgenij Onegin di Puskin. Altri saggi su scrittori europei dell’Ottocento e del Novecento sono stati raccolti postumi in Lezioni di letteratura (1980). In Italia le sue opere appaiono presso Adelphi.(dall'Enciclopedia della Letteratura Garzanti)

Leggi di più Leggi di meno
Chiudi

Per poter aggiungere un prodotto al carrello devi essere loggato con un profilo Feltrinelli.

Chiudi

Per poter aggiungere un prodotto alla lista dei desideri devi essere loggato con un profilo Feltrinelli.

Chiudi

Il Prodotto è stato aggiunto al carrello correttamente

Chiudi

Il Prodotto è stato aggiunto alla WishList correttamente