Sergio Gerasi consiglia…, Bomba atomica di Roberto Mercadini

Raccontare la bomba atomica, settantasei anni dopo quel famoso mattino del 6 agosto del 1945 in cui la città di Hiroshima venne rasa al suolo, cancellando con un colpo di spugna le vite di più di centosessantaseimila vittime.

Come ogni narratore sa, la suspence è l’anima di ogni storia ben congegnata, per cui a prima vista può sorprendere la scelta di Mercadini di narrare una vicenda così tristemente nota, tanto che fin dal titolo del romanzo, Bomba atomica, conosciamo il destino che attende i protagonisti. Ma questo – e qui sta la potenza del romanzo – non significa che le loro vite non siano degne di essere raccontate.

Un tema che sta particolarmente a cuore a Sergio Gerasi, da più di vent’anni attivo nella scena del fumetto e all’italiana. Anche nella sua ultima fatica, il graphic novel L’Aida, la terza pubblicata sotto l’ala di Bao Publishing, la protagonista è una ragazzina alto-borghese come tante altre. Inquieta, malinconica, e – come del resto tutte le adolescenti cresciute nel privilegio – alla disperata ricerca di qualcosa di vero e reale.

Sarà il suo incontro con un collettivo di artisti emarginati e fuori dagli schemi a costringerla a riconsiderare le sue priorità e imparare, per una volta nella vita, a buttarsi senza preoccuparsi di cadere. Gli outsider che Aida incontra sono le classiche persone da cui nessuno si aspetta nulla e che però – loro malgrado – finiscono per entrare a fare parte della Storia.

Lo stesso concetto alla base di Bomba atomica, il romanzo che Gerasi consiglia: “Un libro che farebbe anche ridere, se non fosse tragico.” Fra premi Nobel consegnati per errore, città create dal nulla, equivoci e rovesciamenti, la trama si disvela di fronte agli occhi del lettore in “una catena di fatti eccezionali, imprevedibili e paradossali inanellati in modo impeccabile”.