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A sangue freddo di Truman Capote

Di come raccontare storie vere in modo accurato e, allo stesso tempo, appassionante per il lettore, Pablo Trincia se ne intende. È infatti autore di due tra i migliori reportage scritti negli ultimi anni: Veleno (2019) e Romanzo di un naufragio. Costa Concordia: una storia vera (2022), entrambi editi da Einaudi.
Di quest’ultimo ci è venuto a parlare qualche mese fa, come potete ascoltare nella nostra intervista.

Non stupisce affatto, quindi, che il libro da lui considerato fondante della sua formazione e che ha scelto come “cult” da consigliarci sia A sangue freddo di Truman Capote.

A sangue freddo
A sangue freddo Di Truman Capote;

Il 15 novembre 1959, nella cittadina di Holcomb, in Kansas, un proprietario terriero, sua moglie e i loro due figli vengono trovati brutalmente assassinati. Truman Capote si reca sul luogo dell'omicidio e scrive "A sangue freddo", che viene considerato da molti il libro che ha dato origine a un nuovo genere letterario, un'opera rivoluzionaria e affascinante, una combinazione unica di abilità giornalistica e potere immaginativo.

Quando le vicende che danno avvio alla stesura di A sangue freddo hanno luogo, Capote è già noto per il bestseller internazionale Colazione da Tiffany, pubblicato nel 1958 e da cui verrà in seguito tratto anche l'omonimo film con l’indimenticabile Audrey Hepburn nel ruolo dell'iconica protagonista Holly Golightly.

Nel novembre del 1959 Capote resta folgorato da una notizia di cronaca nera che legge su un quotidiano: a Holcomb, piccola cittadina agricola del Kansas, la famiglia Cuttler (padre, madre e due figli) è stata ritrovata brutalmente uccisa nella sua casa, apparentemente senza motivo. Capote decide, dunque, di partire per il Kansas e occuparsi di questa vicenda inaugurando, così, un genere letterario del tutto nuovo, quello della non- fiction, che possiamo collocare a metà tra narrativa e reportage giornalistico.

Truman Capote fa un’operazione unica: crea un genere nuovo, quello della non-fiction. Ricostruisce questa storia attraverso decine e decine di interviste con tutti i protagonisti, con tutte le persone che si trovavano lì, con tutti quelli che conoscevano questa famiglia. Riesce alla fine a entrare in rapporti, in modalità forse un po’ discutibile dal punto di vista etico, anche con i due killer

Pablo Trincia

Sono necessari sei anni prima che il romanzo venga completato, durante i quali Capote trascorre lunghi periodi in Kansas nei luoghi del delitto e a contatto con la gente del posto, la polizia e gli assassini, scivolando, taccuino alla mano, nel vuoto spettrale lasciato dalle vite tragicamente spezzate dei Cuttler e nelle coscienze dei protagonisti. È così che una cupa storia di provincia, che sarebbe sicuramente stata dimenticata, diventa uno dei capolavori della letteratura americana del XX secolo.

E questo grazie all’ostinazione di Capote, ad un estenuante lavoro di ricostruzione dei fatti e alla sua maestria di romanziere, che qui alterna uno stile rigorosamente giornalistico ad una prosa bellissima.

Per conoscere meglio A sangue freddo e la sua genesi consigliamo la visione del film del 2005 Truman Capote - A sangue freddo (Capote) diretto da Bennett Miller con il compianto Philip Seymour Hoffman, vincitore di un Oscar proprio per la sua magistrale interpretazione dello scrittore Truman Capote.

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Conosci l'autore

Scrittore statunitense. È una delle voci più originali della letteratura americana del Novecento. Dopo il felice esordio con il romanzo Altre voci, altre stanze (1948), furono pubblicati L’arpa d’erba (1951) e Si sentono le muse (1956). I due romanzi più famosi sono Colazione da Tiffany (1958) e A sangue freddo (1966), considerato il suo capolavoro e Capote lo definì non-fiction novel, cioè romanzo-verità. Da ciascuno di questi due romanzi sono stati tratti dei film; quello di maggiore successo è Colazione da Tiffany (1961) di Blake Edwards, con Audrey Hepburn. L’ultimo romanzo, rimasto incompiuto, è Preghiere esaudite che avrebbe dovuto essere un affresco del mondo scintillante e glamour dell’alta società statunitense. I primi capitoli furono pubblicati sulla rivista “Esquire” nel 1975, ma furono accolti molto freddamente. Capote non si riprese dalla stroncatura ed entrò in una spirale di droga e alcol che lo condusse alla morte. Oltre che nella narrativa, Capote si cimentò anche nel saggio (Musica per camaleonti, 1980) e nella sceneggiatura cinematografica (Il tesoro dell'Africa, 1954, diretto da John Huston).

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