Sguardi randagi

Mous Lamrabat: M is for Mashallah

Può una foto fare la differenza?

Mous Lamrabat è un giovane fotografo belga-marocchino che coglie le contraddizioni della società contemporanea traendo ispirazione non solo dalla ricca varietà etnica e religiosa della cultura marocchina da cui proviene, ma dall'identità sempre cangiante dell'industria della moda.

La sua ultima mostra "Mousganistan" mixa elementi di più mondi - Africa, Europa, tradizione berbera e musulmana. Per Mous non è essenziale dover scegliere: l'unicità sta proprio nella contaminazione e sovrapposizione. La moda diventa arte: nulla nelle sue foto si coglie ad una prima lettura, la normalità non esiste e l'ironia abbonda.

Lo humour e il divertimento sono i migliori strumenti che ho a disposizione, so di non poter cambiare i pregiudizi della gente. Posso però mostrare a tutti il diritto di essere se stessi

Mous Lamrabat
Cenni biografici su Guido Harari:

Dagli anni Settanta il suo nome è associato soprattutto alla musica e alle copertine di dischi per artisti come Fabrizio De André, Bob Dylan, B.B. King, Lou Reed, Simple Minds, Frank Zappa, Pino Daniele, Claudio Baglioni, Mia Martini, Vasco Rossi, Gianna Nannini, PFM, ma ha spaziato dal ritratto al reportage, alla moda e alla pubblicità.

È stato tra i curatori della mostra multimediale dedicata a Fabrizio De André da Palazzo Ducale a Genova, della mostra "Pino Daniele Alive" a Napoli, della mostra "Art Kane Visionary" a Modena e Napoli.
Ha esposto le sue foto al Rockheim in Norvegia, al festival di Ravello, alla Galleria nazionale dell’Umbria a Perugia, al Museo nazionale Rossini a Pesaro, alla Leica Galerie di Milano e all’Ambasciata italiana a Washington DC.

Tra i suoi libri illustrati The Beat Goes On (su e con Fernanda Pivano, 2004), Vasco! (2006), Fabrizio De André. Una goccia di splendore (2007), Fabrizio De André & PFM. Evaporati in una nuvola rock (con Franz Di Cioccio, 2008), Mia Martini. L’ultima occasione per vivere (con Menico Caroli, 2009), Gaber. L'illogica utopia (2010), Tom Waits (2013), Vinicio Capossela (2013), Pier Paolo Pasolini. Bestemmia (2015), The Kate Inside con le sue fotografie di Kate Bush (2016), Wall Of Sound (2018), Fabrizio De André. Sguardi randagi (2018).

Nel 2011 ha aperto ad Alba, dove risiede da diversi anni, una galleria fotografica (Wall Of Sound Gallery) e una casa editrice di cataloghi e volumi in tiratura limitata (Wall Of Sound Editions), entrambe interamente dedicate all’immaginario della musica.

Qui i libri in commercio di Harari: https://www.lafeltrinelli.it/libri/autori/guido-harari

www.guidoharari.com 
www.wallofsoundgallery.com

Gli altri sguardi randagi

 

Von Wong: The Giant Plastic Tap

Una fotografia che parla di sprechi, in un mondo fatto di plastica

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Una fotografia che porta l'arte nel contesto urbano all'insegna di una "contemporaneità" senza tempo

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