Di tutte le cose che la saggezza procura per ottenere un’esistenza felice, la più grande è l’amicizia
L'amore, si sa, è un sentimento potentissimo che, per citare Dante, "move il sole e l'altre stelle". Ma senza nulla voler togliere alla sua importanza nelle nostre vite, concordiamo con Epicuro nel ritenere l’amicizia la chiave di un’esistenza felice. Quella forte affinità elettiva che ci spinge verso un’altra persona, dalla quale nulla pretendiamo e alla quale ci uniamo in un sodalizio che vince il passare del tempo e rende il vivere più lieve.
Gli amici ci aiutano a superare i momenti difficili, condividono i nostri successi, ci difendono, ci sostengono e, nel dare loro questo stesso supporto, ci rendono persone migliori, pronte a superare i nostri limiti e le nostre insicurezze.
Ci sono amicizie che nascono in gioventù, quando l’avventura della vita si stende minacciosa ed elettrizzante davanti a noi e condividere con qualcuno il turbinio di emozioni che ci invade è necessario per crescere e mantenersi saldi.
Altre amicizie nascono dalla conoscenza reciproca data dalla quotidianità, dal tempo trascorso insieme a condividere uno spazio, un’attività, un percorso lungo il quale ci si conosce e ci si apprezza e affeziona l'un l'altro.
Altre ancora sono quasi come colpi di fulmine amorosi, in cui un’affinità di interessi o gusti trasforma quel chiacchierare quasi casuale in una vicinanza sempre più intensa che diventa fondamentale.
Dell’amicizia, come evidenziato già dalla citazione di apertura, se ne parla fin dall’antichità. Ne hanno scritto Cicerone nel suo De amicitia o Plauto nelle sue commedie, così come Omero in quel capolavoro senza tempo che è l’Iliade che ci ha mostrato una delle amicizie più belle mai narrate, quella tra Achille e Patroclo.
Quindi, benché l’amore sia il sentimento che più di tutti è solito riempire le pagine dei romanzi e ispirare i poeti, anche l’amicizia ha trovato ampio spazio in letteratura. A volte si configura come l'elemento costitutivo della trama stessa, ad esempio in romanzi come Narciso e Boccadoro di Herman Hesse, L'amico ritrovato di Fred Uhlman, Due di due di Andrea De Carlo o L'amica geniale di Elena Ferrante.
Altre volte, invece, viene inserita come elemento di supporto funzionale alla narrazione e ai personaggi: così sono, ad esempio, l'amicizia tra Frodo e Sam nella trilogia de Il Signore degli anelli di John R. R. Tolkien, il legame indissolubile dei giovani perdenti di IT di Stephen King, il rapporto pungente ma solidissimo tra Sherlock Holmes e Watson nato dalla penna di Arthur Conan Doyle, o ancora la commovente amicizia tra la casalinga disperata Evelyn Couch e la pimpante Ninny del bestseller Pomodori verdi fritti alla fermata del treno, ideata da Fannie Flagg e resa celebre dall'omonimo film di Jon Avnet con Kathy Bates.
Queste e tantissime altre sono le amicizie letterarie che possiamo incontrare nelle nostre letture. Ci sanno appassionare, in esse possiamo rispecchiarci oppure vederle come un modello a cui aspirare. Ne abbiamo selezionate dieci che ci hanno particolarmente emozionato e speriamo sia così anche per voi.
Ambientato nel Medioevo leggendario del cattolicesimo monastico, vera e propria "biografia di un'anima", pone così al lettore i grandi interrogativi sulla condizione dell'uomo contemporaneo.
Germania, 1933. Due sedicenni frequentano la stessa scuola esclusiva. Uno è figlio di un medico ebreo, l'altro è di ricca famiglia aristocratica. Tra loro nasce un'amicizia del cuore, un'intesa perfetta e magica. Riuscirà a non essere spezzata dalla Storia?
Il romanzo comincia seguendo le due protagoniste bambine, e poi adolescenti, tra le quinte di un rione miserabile della periferia napoletana, tra una folla di personaggi minori accompagnati lungo il loro percorso con attenta assiduità.
Coniugando uno humour irresistibile alla rievocazione struggente di un mondo che non c'è più, Fannie Flagg racconta la storia di un caffè in un'isolata località dell'Alabama dalla singolare coppia formata da Ruth, punto di incontro per i tipi umani più diversi e improbabili.
Mario, l'io narrante, e Guido, suo compagno di scuola, sono così diversi da essere speculari. Ma proprio i loro caratteri opposti li rendono complementari e simbiotici. Questa amicizia straordinaria prosegue per un ventennio, attraverso i cambiamenti che li portano dall'adolescenza all'età adulta.
"Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare" è un libro che appartiene ai lettori di ogni età. Ha valore universale perché racconta una storia universale, esattamente come le due favole più recenti "Storia di un gatto e del topo che diventò suo amico" e "Storia di una lumaca che scoprì l'importanza della lentezza".
Nei casermoni di via Stalingrado a Piombino avere quattordici anni è difficile. Lo sanno bene Anna e Francesca, amiche inseparabili che tra quelle case popolari si sono trovate e scelte. Poi un giorno arriva l'amore, però arriva male, le poche certezze vanno in frantumi e anche l'amicizia invincibile tra Anna e Francesca si incrina, sanguina, comincia a far male.
Nell'estate del 1990 Ana, Maria, Isabel e Sara, quattro amiche, decidono di fare una vacanza insieme, riunendosi nella casa di Maria sul lago. Lontano dai figli, dai mariti, dal lavoro, le amiche si raccontano, senza inibizioni, le proprie personali esperienze.
Cinque amiche, una grande casa piena di ricordi e una speciale festa d'addio. Perché l'amicizia è il piú efficace antidoto agli sgambetti del destino.
Athos, Porthos, Aramis, d'Artagnan, il Cardinale Richelieu, la perfida Milady...Duelli, inseguimenti, amori, beffe, "Tutti per uno, uno per tutti". Con questo romanzo Alexandre Dumas ha creato personaggi che resteranno vivi ancora a lungo.
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