10 libri sul comò

I migliori romanzi del 2023: le novità italiane e straniere più belle

Illustrazione di Giulia Masia, 2023, diplomata presso IED, Istituto Europeo di Design

Illustrazione di Giulia Masia, 2023, diplomata presso IED, Istituto Europeo di Design

Come alla fine di ogni anno, è tempo di bilanci. Chi, in fondo, non si è mai soffermato per qualche momento, magari seduti vicini alle lucine dell'albero di Natale, a pensare: è già passato un altro anno.

Ognuno di noi ha la sua predisposizione al riguardo. Per noi della redazione di Maremosso è stato indubbiamente un anno ricco di libri: libri che ci hanno fatto emozionare (ve ne avevamo già parlato lo scorso anno, ricordate?) che ci hanno tenuti incollati alle pagine e che hanno cambiato un po' il nostro modo di vedere le cose - ché è vero quello che diceva Umberto Eco:

Chi non legge avrà vissuto una sola vita: la propria.

Ecco allora la nostra personale lista dei libri editi nel 2023 che abbiamo profondamente amato: chissà, magari troverete un'idea per i regali natalizi, o solamente uno spunto per le prossime letture del 2024, un campanello che risuona sfogliando la nostra selezione.

Annarita ci tiene a consigliarvi Povere Creature!, (ve ne avevamo parlato anche in questa interessante recensione) l’affascinante e inclassificabile romanzo di Alasdair Gray dal quale è stato tratto il film di Yorgos Lanthimos, vincitore del Leone d'Oro 2023 a Venezia. Visionario, a tinte gotiche e vittoriane; romanzo politico e grottesco, ironico ed erotico, con una protagonista femminile portentosa e indimenticabile, che ribalta le regole di quello che una donna può fare e pensare, inventandone anzi di nuove per acquisire conoscenze, con la volontà di essere libera di essere sé stessa. Con Bella Baxter, la sua eroina controcorrente, Alasdair Gray ci insegna che la generosità e l'ironia sono spiazzanti e liberatorie. 

Eleonora, invece, sente di consigliarvi Ferrovie del Messico, di Gian Marco Griffi. Questo libro (trovate la nostra recensione qui) è un viaggio nel tempo, nello spazio, nella fantasia più vivace. Siamo nel 1944 ad Asti, ma siamo anche in Messico e nel bunker del Führer. Siamo in un cimitero, in un luogo di contrabbando e all’improvviso ci ritroviamo accerchiati dal nulla, il niente, lo spazio bianco. I personaggi stupiscono per la loro completa dedizione alla causa personale, il linguaggio è polifonico, ricchissimo e divertente. È un romanzo totale, enciclopedico, che rientra per merito in quella categoria di libri che è sempre più difficile trovare sugli scaffali, forse per due motivi: la mole e l’apparente resistenza al lettore. Il suo consiglio è di lasciarsi andare, di farsi prendere per mano da Gian Marco Griffi e i suoi personaggi, di piangere per l’amore di Tilde, di ridere per il mal di denti di Cesco, di perdersi in quei mondi. Ne uscirete con la strana sensazione che qualcuno vi abbia guardato dentro e abbia capito qualcosa di voi.

Il titolo dell'anno per Elsa è Il futuro di Naomi Alderman, libro distopico ed estremamente realistico (ve ne avevamo già parlato, ricordate?). Il primo esercizio che ci dà da fare, e che risulta più semplice del previsto – ahinoi – è proprio questo: immaginare un futuro in cui una crisi mondiale climatica (e non solo) ha costretto l’umanità a cercare una via di fuga altrove. E la domanda, perciò, con la quale ci costringe a fare i conti e che ci spiazza è: Salteresti a bordo di un aereo per salvarti mentre il resto dell’umanità collassa sotto la pressione del cambiamento climatico e di una nuova pandemia? Il nuovo romanzo di Naomi Alderman è un esplosivo caleidoscopio di personaggi memorabili, di un’umanità disarmante. Ma soprattutto è un appello accorato ad agire nel presente, hic et nunc, per salvare il futuro del nostro pianeta.

Per Isabelle, il libro del 2023 è Demon Copperhead, di Barbara Kingsolver. In questo straordinario romanzo vincitore del Premio Pulitzer, Kingsolver riscrive un classico della letteratura, David Copperfield di Charles Dickens, trasportando le vicende ai giorni nostri e in un angolo sperduto e arretrato degli Stati Uniti, ai piedi degli Appalachi in Virginia. Attraverso la voce del protagonista veniamo trascinati in un mondo fatto di povertà, dipendenze, assenza delle istituzioni e decadimento morale che assai ricordano la Londra dickensiana. Un modo di gettare luce sulle vite di chi sta ai margini, con la stessa rabbia e la stessa profonda compassione. E con la stessa fiducia nel potere salvifico di una storia ben raccontata.

Per Luca il volume dell'anno è sicuramente L'estate in cui mia madre ebbe gli occhi verdi (un'interessante recensione del titolo è disponibile qui), di Tatiana Tibuleac. La scrittrice moldava è di certo una delle grandi scoperte dell’attuale letteratura europea. Sorprendente è nel romanzo la sua scrittura: le visioni e le osservazioni acute, crudeli e reali. Le sue trovate linguistiche originali e talvolta ironiche trasmettono la crudeltà della storia del protagonista, e voce narrante: in questa crudeltà tutto si tiene con un riconoscimento della figura della madre. L'esperienza di lettura di questo libro è bellissima perché pagina dopo pagina si scoprono molte cose della trama e dei personaggi, come se potessimo vederli. Questi pensieri così ruvidi, nascondono però immagini di grande tenerezza, che rimangono impresse nella mente e negli occhi. 

Martina vi invita a non perdervi V13, di Emmanuel Carrère. In questo lucidissimo reportage (di cui vi avevamo già parlato) Carrère ripercorre il processo agli attentati del novembre 2015 a Parigi – in particolare al Bataclan, da cui il libro prende il titolo Vendredi 13. Un percorso fagocitante che concede la voce a tutti i protagonisti della storia: i sopravvissuti, i parenti delle vittime, gli imputati. Carrère ci accompagna in questo percorso con delicatezza, scava nella memoria collettiva e riempie i vuoti delle parole di chi ha vissuto il terrore: di chi ha calpestato corpi e di chi si è fatto calpestare. E lo fa con la naturalezza e la maestria che lo contraddistinguono; un libro necessario, per non lasciare che ciò che ci succede ci imbruttisca, un inno al genere umano e una celebrazione di tutti noi, di quello che siamo, di quello che saremmo potuti essere.

Matteo ci consiglia La ricreazione è finita di Dario Ferrari; attorno ad un libro fantasma – anzi, fantasima – si dipana l’architettura narrativa imbastita da Ferrari. Un romanzo per prendere congedo dagli anni Settanta, con la giusta amarezza per non averli vissuti e l’ancor più giusta allegria per esserne usciti indenni. Il secondo libro dell’autore viareggino è però anche un romanzo molto divertente sulle storture di un sistema accademico che invece di trasmettere saperi, tramanda privilegi e baronie. E la voce narrante – fra vernacolo viareggino e accenti d’indignazione mai moralistica - è di quelle che resteranno.

Il libro che Patricia ha più amato è stato Lezioni, di Ian McEwan: non è così frequente che un romanzo racconti l’abuso su un minore, maschio, e nemmeno che lo racconti con incredibile empatia instillando nel lettore un senso di inquietudine che pervade tutto il libro (cliccate qui per la nostra interessante recensione). L’abuso è il peccato originale che segnerà per sempre la vicenda umana di Roland, l’anti-eroe, che plasma la sua vita sulle donne che incontra, amandole -  pur schiacciato da loro -  vittima inconsapevole delle sue carnefici, di relazione in relazione, di lezione in lezione, fino alla scoperta liberatoria e alla presa di coscienza che tutto spiega, finalmente. Un romanzo umano che si intreccia – senza lasciare nulla al caso – al grande romanzo della Storia.

Il libro di Sara è stato Maniac, di Benjamin Labatut: per lei questo titolo (ve ne avevamo parlato, ricordate?) incarna un po’ le anime di questo 2023. Raccoglie la voglia di cambiare, di sfidare il futuro, le macchine, l’evoluzione stessa, sembra anche che sferri il guanto, bonariamente, al suo compagno più famoso e nato per il grande schermo, Oppenheimer. La bellezza sta nella postura che assume il lettore mentre si immerge in queste storie, stuzzicando quella vecchia e piccolissima diatriba che conduce l’uomo stesso a essere la versione migliore di sé, anche se comporta la tintura nell'oscuro. E così, un uomo non resta che milioni di versioni di sé, in base agli occhi di chi lo guarda, di come si guarda. Allora, viviamo Maniac per quello che è, che siamo: maniacali ma mai senza speranza.

Simona è sicura che il suo libro del 2023 è Le streghe di Manningtree, di A.K. Blakemore; questo libro ci racconta la storia di una ragazza che, nell’Inghilterra del 1600, decide di sfidare la società patriarcale per imporre il suo modo di essere, il suo essere donna, ma di farlo a modo suo, senza che nessuno le dicesse come fare. Blakemore getta luce su uno degli eventi più bui della storia, la Caccia alle streghe, ridando voce alle donne umiliate, tacciate per secoli e secoli e presentando una storia altra rispetto a quella del canone contemporaneo.

I migliori romanzi del 2023 secondo Maremosso

Povere creature!
Povere creature! Di Alasdair Gray;

Chi è veramente Bella Baxter, giovane donna ritrovata nelle fredde acque del Clyde nella Glasgow tardovittoriana e riconsegnata alla vita grazie agli oscuri esperimenti di Godwin Baxter, tormentato genio della chirurgia? Sarà arduo, quasi impossibile, dare una risposta, perché Bella è molto più della donna che è stata.

Ferrovie del Messico
Ferrovie del Messico Di Gian Marco Griffi;

Se cercate dell'avventura, in questo romanzo ne troverete a bizzeffe. Se cercate della letteratura, con questo romanzo ne farete una scorpacciata. I luoghi e i tempi: Asti, Repubblica Sociale Italiana, febbraio 1944; su e giù per le ferrovie del Messico, tra gli anni Venti e gli anni Trenta.

Il futuro
Il futuro Di Naomi Alderman;

Immagina che stia per arrivare la fine del mondo. Immagina che esista un algoritmo in grado di avvisarti con dieci giorni di anticipo e che solo un gruppo ristretto e molto selezionato di persone abbia accesso a queste informazioni. Salteresti a bordo di un aereo per salvarti mentre il resto dell’umanità collassa sotto la pressione del cambiamento climatico.

Demon Copperhead
Demon Copperhead Di Barbara Kingsolver;

Questa è la storia di un ragazzo che tutti chiamano Demon Copperhead, un eroe dei nostri tempi. Un ragazzo che può contare solo sulla bella faccia ereditata da suo padre, una criniera di capelli color rame, lo spirito aguzzo e il vizio di sopravvivere.

L'estate in cui mia madre ebbe gli occhi verdi

Aleksy ricorda ancora l'ultima estate che ha trascorso con sua madre. Sono passati tanti anni da allora, ma quando il suo terapeuta gli consiglia di rivivere quel periodo del proprio passato per tentare di superare il blocco creativo che sta vivendo come pittore, Aleksy inizia un viaggio che lo farà confrontare con le emozioni dell'estate.

V13. Cronaca giudiziaria
V13. Cronaca giudiziaria Di Emmanuel Carrère;

Scandito in tre parti – « Le vittime », « Gli imputati », « La corte » –, V 13 raccoglie, rielaborati e accresciuti, gli articoli (apparsi a cadenza settimanale sui principali quotidiani europei) in cui Emmanuel Carrère ha riferito le udienze del processo ai complici e all’unico sopravvissuto fra gli autori degli attentati terroristici.

La ricreazione è finita
La ricreazione è finita Di Dario Ferrari;

Marcello è un trentenne senza un vero lavoro, resiste ai tentativi della fidanzata di rinsaldare il legame e cerca di prolungare ad libitum la sua condizione di post-adolescente fuori tempo massimo. La sua sola certezza è che vuole dirazzare, cioè non finire come suo padre a occuparsi del bar di famiglia.

Lezioni
Lezioni Di Ian McEwan;

Chi è davvero Roland Baines? È il bambino pieno di talento che subisce le attenzioni morbose della maestra di pianoforte, ma anche il banale pianista di piano-bar che ha rinunciato alle sue ambizioni. È la vittima di una donna geniale ed egoista che lo ha abbandonato con un figlio neonato.

Maniac
Maniac Di Benjamín Labatut;

Quando alla fine della seconda guerra mondiale John von Neumann concepisce il maniac – un calcolatore universale che doveva, nelle intenzioni del suo creatore, «afferrare la scienza alla gola scatenando un potere di calcolo illimitato» –, sono in pochi a rendersi conto che il mondo sta per cambiare per sempre.

Le streghe di Manningtree
Le streghe di Manningtree Di A.K. Blakemore;

Inghilterra, 1643. Il Parlamento combatte contro il re, la guerra civile infuria, il fervore puritano attanaglia il Paese e il terrore della dannazione brucia dietro ogni ombra. A Manningtree, una cittadina della contea dell’Essex privata dei suoi uomini fin dall’inizio della guerra, le donne sono abbandonate a se stesse.

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