Il verso giusto

A une passante di Charles Baudelaire 

Illustrazione di Laura Bornea, 2021

Illustrazione di Laura Bornea, 2021

A una passante

La strada era assordante, urlava tutt’intorno.
Esile ed alta, in lutto, regina dolorosa
una donna passò, con la mano fastosa
sollevando il vestito, di trine e balze adorno.

Leggera, nelle gambe una scultorea grazia.
Negli occhi suoi, cielo ove s’annuncia l’uragano,
bevevo, come quello ch’è fatto ossesso e strano,
la dolcezza che incanta, il piacere che strazia.

Un lampo… poi la notte! Bellezza fuggitiva,
che con un solo sguardo la vita m’hai ridato,
non ti vedrò più dunque che nell’eterna riva?

Altrove, in lontananza, e tardi, o forse mai!
Non so dove tu fuggi, tu non sai dove vado,
io t’avrei certo amato, e tu certo lo sai!



À une passante

À une passante
La rue assourdissante autour de moi hurlait.
Longue, mince, en grand deuil, douleur majestueuse,
Une femme passa, d’une main fastueuse
Soulevant, balançant le feston et l’ourlet;
Agile et noble, avec sa jambe de statue.

Moi, je buvais, crispé comme un extravagant,
Dans son oeil, ciel livide où germe l’ouragan,
La douceur qui fascine et le plaisir qui tue.

Un éclair… puis la nuit! — Fugitive beauté
Dont le regard m’a fait soudainement renaître,
Ne te verrai-je plus que dans l’éternité?

Ailleurs, bien loin d’ici! trop tard! jamais peut-être!
Car j’ignore où tu fuis, tu ne sais où je vais,
Ô toi que j’eusse aimée, ô toi qui le savais!

Traduzione di Antonio Prete. Da Charles Baudelaire, I fiori del male, a cura di Antonio Prete, Feltrinelli 2003
I fiori del male. Testo francese a fronte

La prima edizione dei "Fiori del male" risale al giugno 1857 e comprende cento testi poetici. Attaccata da "Le Figaro", l'opera sarà sottoposta a sequestro e l'autore e gli editori, nell'agosto del 1857, saranno condannati per oltraggio alla pubblica morale e al buon costume

Con Charles Baudelaire nasce la poesia moderna. È lui, con i suoi Fiori del male e con la prosa poetica di Lo Spleen di Parigi, a esplorare le infinite potenzialità della parola poetica e a portare nella poesia gli aspetti più prosaici della vita quotidiana e quelli più oscuri della psiche umana. In lui poesia e vita sono “inseparabili e incompatibili”, e in questa tragedia si consuma la sua vita. Lo stesso dilemma anima la poesia A una passante, con il suo desiderio d’amore e la certezza che esista solo come possibilità, come promessa da non sottoporre mai alla prova di quotidiane, troppo umane necessità.

Baudelaire nasce a Parigi nel 1821. La madre, rimasta vedova giovanissima, si risposa con un generale: un matrimonio che il figlio non le perdonerà mai. Charles è molto intelligente, ma ha un pessimo carattere e nel 1839 viene espulso dal collegio in cui studia. Lo stesso anno contrae una malattia venerea. Comincia a essere assillato da problemi economici, in parte alleviati dalla rendita del padre, che ottiene dopo aver raggiunto la maggiore età, nel 1842, periodo in cui si lega alla mulatta Jeanne Duval. Poiché continua a indebitarsi, la madre fa in modo che i suoi beni siano amministrati da un tutore, scatenando la sua furia.

Pubblica poesie e scritti d’arte su diverse riviste e, nel 1857, Les Fleurs du Mal. Il libro è considerato scandaloso: il poeta e l’editore sono processati e condannati per oltraggio alla morale. Colto da un ictus il 30 marzo 1867, Baudelaire si spegne cinque mesi più tardi, il 31 agosto, e viene inumato nel cimitero di Montparnasse.

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