Diario di bordo

L’invasione dell’Ucraina: Netflix o breaking news?

Venerdì 21 gennaio

Un dilemma per il weekend: seguiamo l’inizio della guerra reale attraverso le breaking news sui telefonini – si parla della sempre più probabile invasione dell’Ucraina da parte della Russia – o guardiamo sugli schermi tv come andò a finire quella volta che cercammo di fare pace con Hitler?
La seconda alternativa, più semplice, è su Netflix, che programma da oggi, venerdì 21 gennaio, la serie “Monaco: sull’orlo della guerra”.
Si dice un gran bene di questa ricostruzione storica, diretta dal regista da Christian Schwochow, con James Ivory nella parte di Neville Chamberlain, il primo ministro inglese che a Monaco nell’autunno del 1938 cedette alle false promesse di Hitler di non invadere la Cecoslovacchia e tornò a Londra osannato dalla folla che non voleva la guerra.
Spoiler: si sa come andò a finire.

La prima alternativa è invece più complicata e mette ansia.
Bisogna seguire i satelliti che monitorano lo spostamento delle truppe russe, le operazioni di intelligence che cercano l’incidente per giustificare l’invasione, le mosse della NATO (poche finora) e dell’Europa (pochissime). Ieri il presidente americano Joe Biden, in una conferenza stampa, ha ripetuto che se la Russia invade, la risposta “economica” americana sarà pesantissima.
Solo economica? gli è stato chiesto. E Biden ha risposto sì, soprattutto se si trattasse solo di una “minor incursion”, ovvero un modesto sconfinamento di truppe ai confini.
Una specie di appeasement, alla Chamberlain. Che non è piaciuto per niente, al governo ucraino, all’Europa, ai repubblicani e anche ad una buona parte dei democratici americani.
È sembrato un via libera a Putin per scaldare i carriarmati. E così, oggi, Biden ha praticamente ammesso di aver fatto una gaffe e ha ribadito che, no, se ci fosse qualsiasi tipo di invasione, ci sarebbe una risposta “rapida”, ovvero militare.

Ed è con questo spirito - non sereno – che si apre il weekend.

 

... ah! poi ci sarebbe anche l’elezione del nuovo presidente della Repubblica in Italia.
Chissà come la pensa il futuro inquilino del Colle, peraltro capo delle nostre forze armate, rispetto a questo delicato problema di politica internazionale?    

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