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Sergio Bonelli: 90 anni dalla nascita

© Io sono Mister No - Luigi Mignacco

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Fin da piccoli l'appuntamento con Dylan Dog, Tex o Zagor era d'obbligo. Ogni mese, puntuali, correvamo in edicola, pronti a conoscere il seguito di quelle storie avvincenti. Da piccoli non lo sapevamo, ma il merito era, ed è, anche di Sergio Bonelli

Nato a Milano il 2 dicembre 1932, Sergio cresce respirando aria di tavole e inchiostro. Il padre, Giovanni Luigi Bonelli, è il creatore di Tex e il fondatore della casa editrice Audace.

Con i pannolini sporchi di china, Bonelli entra nel mondo del fumetto e dell’editoria da giovanissimo, ma non con la matita in mano come ci immaginiamo. La sua carriera, infatti, inizia con un impiego da tuttofare, poi magazziniere e, infine, incaricato di rispondere alle lettere dei lettori.

Sergio, però, non si accontenta ed entra di prepotenza nel mondo del fumetto nel 1954, con lo pseudonimo di Annalisa Macchi. È questo l’anno che lo vede impegnato nella scrittura dei testi di un libro disegnato da Roy D’Amy e dedicato all’indiano Ciuffetto Rosso.

Nel 1957 subentra nella direzione della casa editrice Araldo alla madre Tea. È questo il primo passo verso la Sergio Bonelli Editore.

A Sergio non basta ancora. Con lo pseudonimo di Guido Nolitta, scelto per evitare di essere confuso con il padre, diventa sceneggiatore. Sono gli anni di Un ragazzo nel Far West, di Il Giudice Bean.

Mister No. La giovinezza
Mister No. La giovinezza Di Guido Nolitta;

Nell'America degli anni '30, inquieta e ansiosa di futuro, Jerry Drake, sedicenne e non ancora diventato "Mister No", dopo l'arresto del padre decide di lasciare New York per approdare a Des Moines, nell'Iowa. Il viaggio lo porterà a conoscere nuovi amici, a sperimentare i primi turbamenti sentimentali e a scoprire che la verità non ha mai un solo volto. In fondo al cammino, ad attenderlo, un'ennesima, amara disillusione.

Dobbiamo, però, aspettare il 1961 per la creazione di uno dei più grandi successi della casa editrice: Zagor, un ibrido tra Tarzan e il western, senza dimenticare il fantastico.

Ma non è finita qui. Sergio Bonelli darà vita, qualche anno dopo, a quello scanzonato ex soldato statunitense che noi conosciamo con il nome di Mister No.

Come sceneggiatore, sarà il primo a sostituire suo padre nelle pagine di Tex, esordendo con Caccia all’uomo, pubblicata nel numero 183 della serie.

Nonostante la sua grande passione e il suo talento coltivato fin da ragazzino, i numerosi impegni in veste di editore lo costrinsero a ridurre la sua attività di autore. Sarà, però, lui a dire addio al personaggio che più ha amato: Mister No.

Ricordiamo oggi Sergio Bonelli perché sotto la sua guida, la Sergio Bonelli Editore è diventata un colosso editoriale nel mondo del fumetto italiano. Gentile amante delle personalità degli autori, specialmente dei disegnatori, non cercò mai di soffocarle, ma le lasciò libere di interpretare.

Un uomo dalle scelte coraggiose per opere di grande prestigio, ma anche per personaggi innovativi e anticonvenzionali come Ken Parker o Dylan Dog.

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