scienza senza maiuscola

La scienza come un romanzo

Scienziati, spie e la gara allo sviluppo della bomba atomica tra Stati Uniti e Germania nazista durante la Seconda guerra mondiale: non servono altri ingredienti per fare un libro di successo. Tutto è già lì, in una storia vera che non ha nulla da invidiare alla più rocambolesca sceneggiatura (che, non dubitiamo, vedrà presto la luce, dato che gli ingredienti per un film da botteghino ci sono tutti).

La storia a volte è più affascinante della fiction, specie quando, come in questo caso, ci è mancato poco perché prendesse un’altra strada: la Germania nazista era infatti partita due anni prima degli Stati Uniti nella ricerca per mettere a punto un’arma atomica che ponesse fine a una situazione di stallo tra i due contendenti. Gli Stati Uniti, come è noto, corsero ai ripari reclutando grandi scienziati, esfiltrandoli dall’Europa per raggrupparli tutti in un laboratorio segreto a Los Alamos, nel deserto del New Mexico.

C’è però un altro pezzo di storia nella corsa alla bomba atomica, molto meno noto, ed è quello che racconta lo scrittore e giornalista scientifico statunitense Sam Kean (più volte premiato per i suoi libri che ricostruiscono momenti salienti di storia della scienza) in La brigata dei bastardi – La vera storia degli scienziati e delle spie che sabotarono la bomba atomica nazista, pubblicato da Adelphi e tradotto da Luigi Civalleri.

La Brigata dei bastardi. La vera storia degli scienziati e delle spie che sabotarono la bomba atomica nazista

Solo in certe narrazioni ucronico-distopiche la seconda guerra mondiale viene vinta dalle forze dell'Asse. Ma forse, se la Germania e i suoi alleati fossero giunti a disporre della bomba atomica, l'esito sarebbe stato proprio questo.

Molti giornalisti scientifici negli Stati Uniti si dedicano alla scrittura di quella che viene chiamata “narrativa non fiction”: sono storie che si leggono come romanzi, ma che sono in realtà ricostruzioni di episodi di storia della scienza, frutto spesso di accurate ricerche e di una attività investigativa di alta qualità. Prima di Sean Kean, per esempio, Adelphi aveva tradotto un bestseller internazionale come La vita immortale di Henrietta Lacks, firmato dalla giornalista scientifica Rebecca Skloot e incentrato sulla storia della donna che è all’origine delle cellule HeLa, ancora oggi usate in tutti i laboratori di ricerca del mondo. Altri grandi successi editoriali, come The poisoner’s handbook di Deborah Blum, che narra le vicende del primo nucleo di polizia scientifica in una New York di fine Ottocento degna di una Gothic novel, non sono invece ancora stati tradotti e non sono purtroppo approdati sui nostri scaffali. Eppure si tratta di un genere molto efficace, che veicola informazioni scientifiche accurate e approfondite pur non rinunciando alla maestria nella scrittura e al divertimento del romanzo.

Tornando a Kean e ai suoi “Bastardi”, possiamo dire che si tratta ancora una volta di una scommessa vinta. Il libro racconta la missione Alsos, messa in piedi dall’intelligence statunitense per interferire con la ricerca atomica nazista. I protagonisti del libro sono gli scienziati da ambo le parti ma soprattutto i membri di questa variegata e improbabile accozzaglia di spie. C’è Moe Berg, un ex ricevitore della Major League che diventa spia e aspirante assassino nientemeno che del fisico Werner Heisemberg, premio Nobel e capo del cosidetto Uranium Club, il gruppo di scienziati nazisti che si dedica, senza grande successo, alla messa a punto della bomba. C’è Samuel Goudsmit, un fisico di origine olandese reclutato dalla missione Alsos, che in Europa va alla ricerca non solo della bomba tedesca ma anche dei suoi genitori, deportati in un campo di concentramento nazista. C’è e Boris Pash, un ex allenatore di baseball della Hollywood High School che ha origini russe, incaricato del controspionaggio sulla costa occidentale. Infine ci sono Joe Kennedy Jr, fratello del futuro presidente, che muore maneggiando bombe “comuni”, e gli scienziati star dell’epoca, da Albert Einstein a Irene Joliot Curie, che partecipano in modo più o meno diretto allo sforzo bellico.

La brigata dei bastardi è un’interessante e amena lettura, anche se c’è chi, come lo storico esperto di diplomazia scientifica Gregg Herken, ha lamentato alcuni errori fattuali (il fisico Lyman Briggs, definito nel libro grande scienziato, che in realtà rischiò di metter fine prima del dovuto al progetto americano escludendo Enrico Fermi, considerato un potenziale agente nemico; un errore nella data di inizio del Progetto Manhattan, stabilito nel 1942 e non nel 1941 come scrive Kean, e altri dettagli minori). Si possono considerare errori perdonabili che non compromettono il cuore del racconto e il recupero di un episodio che conferma, semmai fosse ancora necessario, quanto la scienza conti quando la guerra domina il mondo, la diplomazia tace e la corsa agli armamenti la fa da padrona.


Altri approfondimenti di scienza senza maiuscola

Ci vuole un fisico bestiale...

Una raccolta degli scherzi che hanno fatto divertire e riflettere scienziati e amanti della scienza

Di brevetti, innovazione e salute

Ci si interroga su come ripensare la brevettabilità di ciò che è necessario per la nostra salute

Le emozioni viste dalle neuroscienze

Le emozioni sono tornate sotto il radar dei neuroscienziati, che ne spiegano l’origine e la funzione

La posta della redazione

La posta della redazione

Hai domande, dubbi, proposte? Vuoi uno spiegone?
Scrivi alla redazione!

Chiudi

Per poter aggiungere un prodotto al carrello devi essere loggato con un profilo Feltrinelli.

Chiudi

Per poter aggiungere un prodotto alla lista dei desideri devi essere loggato con un profilo Feltrinelli.

Chiudi

Il Prodotto è stato aggiunto al carrello correttamente

Chiudi

Il Prodotto è stato aggiunto alla WishList correttamente